Il primo organo a canne ripristinato dopo il sisma del 2012 tornerà a suonare a Mirandola venerdì 26 dicembre alle ore 17, nell’Aula Santa Maria Maddalena di Palazzo Pini (via Luosi). L’eccezionale appuntamento è promosso dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore e dal Comune di Mirandola, insieme all’Associazione Domenico Traeri per il Restauro e la Valorizzazione degli Organi Storici. Alle 17 sono in programma i saluti del Parroco don Carlo Truzzi, del Sindaco Maino Benatti e del musicologo Luigi Swich, alle 17.15 il concerto inaugurale di Renato Negri, maestro organista, su musiche di Frescobaldi, Scarlatti, Bertoldo, Bach e Haendel.
Fin dalla fine del Quattrocento la storia organaria del complesso ecclesiale Duomo-Rosario-Sacramento nella città di Mirandola è stata impreziosita dalla presenza di organi “positivi”, oltre che da quello maggiore collocato “a muro” sulla tribuna. Negli anni 2001-2005, in concomitanza col ripristino del monumentale organo Cipri-Traeri-Montesanti sulla controfacciata, il prevosto don Carlo Truzzi pensò di rinnovare l’antica consuetudine, commissionando un nuovo organo di ridotto ingombro presso il presbiterio per l’accompagnamento della liturgia ordinaria, per l’esecuzione di concerti in accordo con l’organo maggiore sulla tribuna e per lo svolgimento dello studio di un più vasto repertorio organistico, grazie alla dotazione di una pedaliera in stile tedesco settecentesco e di una tastiera maggiormente estesa. Col sisma del 2012 i crolli e le intemperie provocarono danni consistenti all’organo maggiore, risparmiando tuttavia in buona parte lo strumento “positivo”, collocato in fondo alla navata meridionale: appena un mese dopo il terremoto, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco e di alcuni amici udinesi, il costruttore e restauratore dell’organo, Paolo Tollari, effettuò un fulmineo smontaggio e riuscì a portare le parti dell’organo abbastanza integre dapprima in sacrestia e poi in canonica. Questo strumento, definibile “Traeri-Tollari”, dopo il recente intervento di riparazione, pulitura e speciale riaccordatura, verrà inaugurato nella ex-chiesa dei Canonici Regolari Lateranensi del SS. Salvatore, già intitolata a Santa Maria Maddalena, e dotata fino al 1768 di un proprio organo.