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Mafia in Emilia, gli industriali: “Dare più risorse alle forze dell’ordine”

da | Gen 29, 2015 | Approfondimenti, Ultime news | 0 commenti

Gli imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna dicono la loro a sostegno della prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella regione e per la diffusione della cultura della legalità, che rappresenta una priorità per tutto il sistema associativo.

“Siamo a fianco delle Istituzioni, civili e militari, della Regione e del Presidente Bonaccini, che ha preannunciato la costituzione di una “cabina di regia regionale” per monitorare  – illustra una nota degli industriali – le possibili forme di infiltrazione della malavita nella nostra economia.

E’ importante sottolineare che, se una regione ricca e sviluppata come l’Emilia-Romagna può attrarre le organizzazioni criminali, il sistema manifatturiero emiliano-romagnolo nel suo complesso è una realtà sana, che fonda la propria azione su principi di etica, legalità e rispetto delle regole.

I gravi recenti episodi rappresentano, comunque, casi isolati, e proprio per questo determinano una forte reazione nella società emiliano-romagnola. Ciò spiega l’enfasi che viene giustamente data dai media regionali.

Confindustria in tutte le sue articolazioni è costantemente impegnata, con regole e comportamenti concreti, ad impedire ogni possibile forma di contiguità tra le aziende presenti sul territorio e le organizzazioni criminali. In questa direzione vanno tutti i Protocolli di legalità sottoscritti dalle Associazioni Industriali dell’Emilia-Romagna con le rispettive Prefetture, in coerenza con l’intesa siglata a livello nazionale con il Ministero dell’Interno.

Inoltre, da più di vent’anni Confindustria si è dotata di un Codice etico che prevede, tra l’altro, di espellere le imprese che non denunciano ricatti ed estorsioni o i cui esponenti siano collusi con organizzazioni di tipo malavitoso.

Sono ispirate a questo impegno anche tutte le nostre proposte per qualificare la legislazione regionale in materia di sistema degli appalti, di qualificazione delle imprese, di legalità e trasparenza, attraverso meccanismi come le “white list” adottate in occasione del dopo sisma; le nostre sollecitazioni a mantenere tariffe per determinati beni e servizi – a partire dal settore estrattivo – a livelli tali da non indebolire la competitività delle imprese ed evitare l’introduzione di prodotti e materiali di incerta provenienza; i nostri appelli al mondo del credito affinché continui ad alimentare una economia sana, così da evitare forme occulte e pericolose di finanziamenti, specie alle piccole imprese che oggi sono le più penalizzate.

E’ importante anche – chiude il comunicato – concretizzare in tempi rapidi la riforma della giustizia civile e penale, sia nell’ottica di accelerare i tempi decisionali sia per una più adeguata disponibilità di mezzi e risorse alle forze dell’ordine.

Un altro aspetto fondamentale, infine, riguarda l’efficienza delle procedure amministrative – tema su cui siamo attivamente impegnati – attraverso meccanismi in grado di facilitare rapporti diretti e trasparenti tra imprese e Pubbliche amministrazioni”.

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