Si è svolto stamattina davanti ai cancelli aziendali il presidio dei lavoratori dell’Industria Casearia Pelloni Spa di Castelfranco Emilia (in foto) per rivendicare le spettanze non pagate e garanzie sul futuro dello stabilimento. Lo fanno sapere la Cgil e la Cisl modenesi in una nota, dove si spiega che “L’azienda in concordato preventivo da dicembre chiude infatti a marzo e i lavoratori sono attualmente in Cigs per un anno per cessazione di attività. Ad oggi non si è però ancora concretizzato il passaggio dell’azienda ad un altro soggetto imprenditoriale e i lavoratori hanno difficoltà ad ottenere le loro spettanze: l’anticipo della Cigs dalle banche, le retribuzione arretrate, le retribuzioni degli ultimi giorni lavorati ai fini della chiusura dell’attività.
“Questa situazione di mancate retribuzioni e l’incertezza sul futuro – spiegano Stefania Notarile Flai/Cgil e Mario Zoin Fai/Cisl – sta diventando insostenibile per i lavoratori e le loro famiglie costretti ad indebitarsi per far fronte alle esigenze della vita quotidiana”.
L’attività del caseificio è collegata ad un’importante filiera produttiva comprendente terre e allevamenti. “Un sistema di qualità, riconosciuto anche all’estero, che è necessario non disperdere” aggiungono i sindacalisti.
Per i sindacati l’obbiettivo è quello di non veder cessare l’attività del caseificio sul territorio. Chiedono perciò – chiude la nota – che si concretizzino il più presto possibile le offerte di acquisto pervenute da vari soggetti imprenditoriali, al fine di garantire produzione e occupazione”.