L’ondata di arresti per ‘ndrangheta nell’ambito dell’operazione Aemilia, che ha colpito anche la Bassa, ha lasciato sotto shock molti cittadini, i quali – nonostante i i ripetuti allarmi di sindacati e associazioni anti mafia – non credevano fosse possibile che dalle nostre parti la mafia facesse affari nel modo disegnato dalla Procura.
Che qualcosa non andasse lo segnalarono in passato anche le opposizioni del Comune di Finale Emilia, proprio dove oggi è agli arresti domiciliari il tecnico comunale Giulio Gerrini con l’accusa di abuso di ufficio. L’ipotesi della Procura è che abbia favorito nell’attribuzione dei bandi del Comune per la ricostruzione l’impresa Bianchini di San Felice, il cui proprietario è oggi in carcere.
Di tutto questo si parlerà nel Consiglio Comunale convocato per stasera (alle 21 al Maf), che ha all’ordine del giorno la discussione richiesta dai gruppi di opposizione. Sarà presente il sindaco, Fernando Ferioli, che in un’intervista ha già fatto sapere che non intende dimettersi come chiede l’opposizione, perchè ritiene di aver lavorato correttamente e di non dover interrompere con le sue dimissioni l’iter della ricostruzione.
Il redde rationem politico è previsto invece a San Felice sul Panaro il prossimo 10 febbraio.