La Direzione aziendale di Seta ha indetto ieri pomeriggio una riunione urgente con i responsabili dei settori Officina e Manutenzione, allo scopo di analizzare le cause all’origine dell’anomala serie di incendi che si sta verificando sui mezzi in servizio nel bacino provinciale modenese. Dalle relazioni prodotte è emerso che, in più episodi, l’origine della combustione è da addebitare ad un cattivo stato di conservazione delle guaine di isolamento dell’apparato elettrico che, combinato con le basse temperature del periodo invernale, ha provocato seri problemi nei mezzi più vetusti. In particolare, è stato rilevato come i fili elettrici che danno corrente al motorino d’avviamento siano risultati non adeguatamente protetti da gelo, neve ed umidità, con la conseguente formazione di fessurazioni e tagli che hanno provocato corto circuiti nel vano motore durante la marcia dei mezzi.
“Questa condizione risulta all’origine dei principi di incendio che si sono verificati a Finale Emilia lo scorso 14 gennaio e a Modena, sia il 29 gennaio sia ieri mattina sulla linea 10. In tutti questi casi i mezzi coinvolti risultano avere almeno 16 anni di età” afferma Pietro Odorici, Presidente ed Amministratore Delegato di Seta. “Alla luce di queste relazioni – prosegue Odorici – ho dato immediatamente disposizione affinchè venga realizzato in tempi brevi un piano di manutenzione straordinaria dei mezzi più anziani, allo scopo di garantire un adeguato livello di sicurezza al servizio erogato. Voglio precisare che il nostro personale sta lavorando come sempre in maniera scrupolosa ed intensa per garantire l’adeguata manutenzione generale dei mezzi, che infatti superano regolarmente i previsti controlli eseguiti da parte della Motorizzazione Civile” afferma ancora il Presidente di Seta. “Tuttavia, anche operando con serietà e perizia non è sempre possibile escludere del tutto che si verifichino malfunzionamenti, soprattutto quando si interviene su autobus che circolano da oltre 15 anni e che hanno percorso svariati milioni di chilometri”.
Resta invece confermata la necessità di un supplemento di indagine per il caso del mezzo Iveco Daily incendiatosi lo scorso 3 febbraio nel piazzale dell’autostazione di Mirandola: trattandosi di un episodio accaduto a mezzo fermo e con motore spento, Seta si riserva di presentare denuncia contro ignoti qualora venisse appurata l’ipotesi di un intervento doloso.