I casi di mancato pagamento da parte di aziende aggiudicatarie dei lavori edili realizzati da ditte subappaltatrici nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2012, è oggetto di un’interrogazione presentata da Silvia Piccinini (M5s).
“Imprese medie, piccole e artigiane”, stando a quanto ricostruito dalla consigliera, “si trovano nella situazione di aver anticipato le spese e realizzato, in tutto o in parte, le opere, senza venire pagate, con grave pregiudizio per la loro permanenza sul mercato”. Ci sono, inoltre, si legge nell’atto ispettivo, casi “di aziende titolari di contratti per la ricostruzione post sisma entrate in concordato preventivo subito dopo aver subappaltato i lavori o ad ultimazione degli stessi da parte di subappaltatori”.
Piccinini, quindi, chiede alla Giunta “il quadro aggiornato della situazione, l’incidenza del fenomeno sul complesso delle opere di ricostruzione e l’impatto economico sulle imprese interessate”, oltre “all’introduzione, da parte del Commissario delegato alla ricostruzione, di modifiche normative finalizzate a far giungere i pagamenti direttamente alle imprese subappaltanti che abbiamo eseguito direttamente i lavori”, in particolare “nel caso di procedure quali il concordato preventivo”.