Cinquecentomila euro per realizzare misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito, come il prestito d’onore. Con un obiettivo preciso: consentire ai nuclei familiari che ancora vivono nei Map (i Moduli abitativi provvisori) di riacquistare progressivamente una propria autonomia e di tornare a una vita normale. Le risorse, provenienti dal Fondo sociale regionale, sono state ripartite tra sette Comuni del cratere – Cento, Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Possidonio – con delibera di giunta, dopo il parere positivo espresso all’unanimità nei giorni scorsi dalla Commissione consiliare competente. “I 500mila euro vengono destinati dalla Giunta ai nuclei familiari ancora presenti nei Moduli abitativi provvisori delle zone del cratere, per rispondere ad esigenze di natura sociale – sottolinea in una nota la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare e alle politiche abitative Elisabetta Gualmini – . E’ un altro risultato concreto che risponde a bisogni urgenti dei cittadini, ottenuto in meno di due mesi dall’insediamento del nuovo governo regionale”.
Saranno i sette Comuni a decidere in che modo utilizzare le risorse, così ripartite: 30.982,91 euro al Comune di Cento (Fe), 49.145,29 euro al Comune di Cavezzo (Mo), 75.854,70 euro al Comune di Concordia sulla Secchia (Mo), 142.094,02 euro al Comune di Mirandola (Mo), 92.948,72 euro al Comune di Novi di Modena (Mo), 53.418,80 euro al Comune di San Felice sul Panaro (Mo), 55.555,56 euro al Comune di San Possidonio (Mo).
Suddivisi i fondi speciali per i terremotati nei Map: 142 mila euro a Mirandola, 53 a San Felice, 75 a Concordia, 49 a Cavezzo
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