Le straniere che si rivolgono ai Centri antiviolenza in Emilia-Romagna, stabili intorno al 35%, sono più di 20 punti oltre la loro quota nella popolazione femminile regionale. E’ uno dei dati rilevati per l’8 marzo da Samuela Frigeri, presidente del Coordinamento regionale dei Centri antiviolenza. La proporzione parla della “gravità della situazione di violenza/bisogno” delle straniere, spesso “prive di una rete di sostegno”. Nel 2014 sono state in tutto 3.298 le donne accolte nei centri. Lo rileva l’Ansa.
Il 35% delle donne nei centri antiviolenza è di origine straniera
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