Dovrebbero tornare in Italia e fare rientro a casa a San Possidonio la prossima settimana Carlo Gavioli e Luisa Guerzoni, la coppia rimasta coinvolta nell’attentato al museo Bardo di Tunisi (nella foto di apertura, tratta da Wikipedia) che mercoledì è costato la vita a 24 persone (fra le quali due attentatori) e ferito oltre 40 persone. La coppia di San Possidonio, che si trovava in crociera, mercoledì nellì’ora dell’attentato si trovava all’interno del museo: marito e moglie erano in due sale diverse quando è successo il finimondo e, mentre Luisa è rimasta bloccata in una delle sale, nell’altra Carlo è stato colpito di striscio ad una gamba da una pallottola sparata dagli attentatori. Per l’uomo si sono susseguiti il ricovero e l’operazione, mentre la moglie non è rimasta ferita ma è restata al suo fianco a Tunisi. Da ieri Carlo è stato trasferito in una clinica privata, dalla quale presto sarà dimesso e, appena ciò accadrà, inizieranno le operazioni per il rimpatrio dei due e il ritorno a casa.
L’altra coppia modenese coinvolta nell’attentato rivendicato dall’Isis, marito e moglie di Piumazzo, Oscar Bonvicini e Lorena Boni, vive una situazione molto più delicata: i due si trovavano all’interno di un bus che stava trasportando i turisti al museo ed è stato oggetto di una sparatoria in cui Oscar è rimasto illeso mentre Lorena è rimasta colpita da tre pallottole. La donna è in condizioni gravi ed è ricoverata in rianimazione. Al suo capezzale, oltre al marito, ci sono i figli, ma è molta l’apprensione per le sue condizioni.
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