Le start-up costituite in Italia ed iscritte all’apposito Albo delle imprese innovative sono poco meno di 3400. Quelle che possono dire di “aver fatto il salto” sono veramente poche. La maggior parte di esse si “barcamena” in situazioni dimensionali e di mercato poco significative. Basti pensare che il fatturato medio è pari a circa 130.000 euro (quello mediano non raggiunge i 30.000 euro).
Cos’è che manca alle nostre start-up (quelle vere, ovviamente, al di là dei numeri) per poter fare il salto ?
A parte la mancanza di un vero Sistema di finanza di capitali di rischio, secondo il modello anglosassone, ciò che spesso manca è la mancata collaborazione tra le start-up e le cosiddette imprese mature.
A colmare questo gap ci ha pensato AdottUp, uno strumento pensato da Confindustria per promuovere ed agevolare l’incontro tra le startup ad alto potenziale di crescita e le imprese.
L’iniziativa, certamente lodevole, non fa altro che ricalcare il modello, che noi professionisti del settore andiamo promuovendo da tempo, quello del cosiddetto “accordo di partnerariato”, che consiste, da un lato nella possibilità delle start-up di “farsi adottare” da una piccola e media impresa – cercando quindi di sperimentare la propria idea all’interno di un contesto più strutturato come quello di un’azienda già esistente sul mercato, usufruendo di servizi esistenti, della condivisione delle reti, dell’assorbimento di competenze manageriali e su eventuali supporti finanziari – dall’altro di offrire alle imprese “mature” la possibilità di realizzare un vero e proprio investimento in un progetto innovativo.
Io ti cedo struttura, competenze e mercato (e perché no accesso alla finanza) e tu mi dai la possibilità di realizzare un prodotto innovativo, oppure mi cedi una quota della società. Il più delle volte, entrambe le cose.
Alcune start-up innovative hanno adottato questo modello, anche se non sempre con successo, perché quello che è spesso mancato è un supporto alle imprese “mature” nell’imparare a gestire un vero e proprio progetto di incubazione d’impresa.
Ed è proprio quello che si propone di fare AdottUp: assistere imprese e start-up ad una lunga convivenza per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Andrea Lodi