Si è concluso dopo circa un anno l’iter avviato dal Comune nel 2013 per ottenere dal Demanio, ovvero dallo Stato, alcuni beni presenti nel nostro territorio.
Questa complessa procedura – spiega una nota dell’Amministrazione – ha visto il Comune chiedere all’Agenzia del Demanio Emilia-Romagna, in base al DL 56/2013 art. 56 bis che prevede la “semplificazione delle procedure in materia di trasferimenti di immobili agli enti territoriali”, un elenco di beni e per ognuno di essi si è svolto un paziente lavoro di analisi di documenti e ricostruzione storica di numerosi passaggi documentali.
Al termine di tutto il lavoro procedurale il Comune di Finale Emilia ottiene, a titolo gratuito:
tutta l’area da via Stazione a via Bonacatti che fu un tempo sede della ex stazione ferroviaria di Finale e ora sede dell’Autostazione, piazzale di manovra delle corriere e garage compresi;
l’area “ex poligono di tiro a segno” in via per Cento, da sempre in stato di abbandono e inserita di fatto nella zona artigianale della Crocetta;
la casa attigua alla Chiesa dell’Annunziata, quella annessa alla Chiesa del Rosario e numerosi ritagli di terreno, relitti stradali o di bonifica;
gli ex caselli della ferrovia ora ciclabile ex Sefta
«È un fatto molto importante – dice l’assessore all’Urbanistica, Angelo d’Aiello che ha seguito passo passo tutta la vicenda – perché così abbiamo risolto situazioni ingarbugliate e arenate ormai da decenni. Ringrazio quindi i funzionari del Demanio e il nostro Ufficio Patrimonio che hanno lavorato bene sulla questione. Soprattutto le aree della stazione e l’ex poligono possono essere strategiche per lo sviluppo di Finale: la prima perché, insieme all’ex campo Robinson, può essere ridisegnata pur mantenendo in parte l’attuale destinazione; l’altra perché si può destinare a ospitare un’attività produttiva».