Lo scandalo che ha travolto la Cpl ha portato la direzione provinciale di Legacoop a proporre alla cooperativa le dimissioni dell’attuale Consiglio di Amministrazione, la sostituzione del collegio sindacale e dell’organo di vigilanza nonché l’azzeramento dei vertici manageriali. Nel tentativo di salvare l’immagine della cooperativa, pertanto, i vertici rimetteranno il mandato nelle mani dell’assemblea dei soci che è già stata fissata per martedì 29 aprile, assemblea dalla quale uscirà un nuovo CdA.
Peraltro, come noto, l’inchiesta è stata trasferita nei giorni scorsi alla Procura di Modena. “La Procura di Modena, nonostante sia sottodimensionata – abbiamo solo 11 sostituti – fornirà sicuramente il suo massimo impegno per dare una risposta il più possibile celere, trattandosi di fatti di corruzione per i quali l’attenzione è molto alta. Ma allo stesso tempo svolgeremo ulteriore attività di indagine, laddove questa fosse necessaria”, ha detto nei giorni scorsi al quotidiano napoletano Il Mattino il procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, che regge l’ufficio con funzioni di procuratore della Repubblica, commentando la decisione del Riesame di Napoli di inviare a Modena gli atti dell’inchiesta sugli appalti Cpl Concordia.
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