“L’articolo 35 della Legge 164/2014, nota come ‘Sblocca Italia’, punta a svuotare le Regioni delle proprie competenze in materia di gestione e programmazione della rete di smaltimento dei rifiuti”; inoltre, “obbliga la Regione Emilia-Romagna ad autorizzare alla massima capacità gli impianti esistenti e dimezza i termini per l’autorizzazione di nuovi impianti, eliminando le barriere esistenti alla libera circolazione dei rifiuti urbani sul territorio nazionale”. E’ quanto si legge – spiega una nota delle Regione -nella risoluzione presentata all’Assemblea legislativa dalla Lega nord, primo firmatario Massimiliano Pompignoli.
“In attuazione dell’articolo 35- specificano i consiglieri Ln- si verificherebbe un sostanziale incremento della capacità complessiva di incenerimento della nostra regione, andando a legittimare il conferimento di rifiuti urbani di origine extra-regionale presso gli impianti emiliano-romagnoli”. “Il rischio- proseguono- è che gli 8 inceneritori, ad oggi operativi nella nostra regione, debbano accollarsi i costi, economici e sociali, e le ricadute in materia di impatto ambientale derivanti dallo smaltimento di tonnellate di rifiuti provenienti da altre regioni d’Italia”.
La Lega nord chiede pertanto di “evitare il conferimento presso i termovalorizzatori ubicati in Emilia-Romagna di rifiuti solidi urbani provenienti da altre regioni”, promuovendo “soluzioni in loco che prevedano l’ottimizzazione della raccolta differenziata, la riduzione e il riuso del rifiuto e la gestione del rifiuto residuo tramite impiantistica finalizzata al massimo recupero di materia, nel pieno rispetto degli orientamenti dell’Unione europea”.