C’è anche l’ex presidente di Cpl Concordia, Roberto Casari, tra le decine di indagati nell’ambito dell’inchiesta che – secondo le accuse della Procura di Modena – sospetta un complesso sistema di mazzette e corruzione al Policlinico del capoluogo.
Come si legge su Il Resto del Carlino , “ciò che gli inquirenti sospettano (sulla base degli accertamenti di Nas e carabinieri) è un intricato sistema di tangenti che vedeva da un lato l’ospedale, al centro delle società/organizzazioni lavatrici create ad hoc (per esempio il poliambulatorio Aquatic Ftk di Carpi della moglie dell’allora direttore del Policlinico Stefano Cencetti, Maurizia Viviani) e dall’altro capo grandi nomi del mondo cooperativo. Parliamo di Ccc, Coopservice, Cpl appunto, Cns, Cmb di Carpi, Cooperativa pulizie di Ravenna. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e riciclaggio“.
IL COMUNICATO DI COOPSERVICE
Coopservice ha emesso nel pomeriggio un comunicato stampa in merito alla vicenda: “A fronte della notizia riportata dagli organi d’informazione relativa alla chiusura dell’inchiesta sugli appalti al Policlinico di Modena – si legge – Coopservice intende ribadire ancora una volta la propria totale estraneità alle vicende oggetto di indagine, considerandole prive di fondamento, e chiarisce che il Presidente Roberto Olivi è coinvolto solo in quanto legale rappresentante di Coopservice. Coopservice conferma la massima disponibilità a collaborare con gli inquirenti, certa di poter dimostrare che le proprie azioni sono da sempre improntate al rispetto delle regole e alla trasparenza”.
LEGGI ANCHE: L’articolo su Il Resto del Carlino