Arrivò il 29 maggio, dopo centinaia di scosse alle quali la Bassa stava drammaticamente facendo l’abitudine. Arrivò, tra tendopoli già allestite e macerie in terra ovunque, tra uomini e donne che ancora dormivano in auto e altri, i più coraggiosi o forse solo più ottimisti, i nuovo in casa. E con diverse centinaia di persone sul posto di lavoro. Arrivò il 29 maggio, con la violenta scossa delle 9 e quella che la seguì poco prima dell’una. Arrivò e aumentò il numero delle vittime e degli sfollati, atterrì morale e prospettive, buttò giù, fra Mirandola e Cavezzo, ciò che ancora sembrava poter reggere.
In memoria di Leonardo Ansaloni 51 (anni), Mohamad Azarg (46), Nevina Balboni (102), Gianni Bignardi (55), Eddy Borghi (40), Enzo Borghi (72), Nicola Cavicchi (35), Gerardo Cesaro (57), Sergio Cobellini (68), Iva Vanna Contini (54), Vanda Facchini (84), Sandra Gherardi (46), Enea Grilli (66), Hou Hongli, Vincenzo Iacono (39), Liviana Latini (65),
Mauro Mantovani (64), don Ivan Martini (65), Tarik Naouk (29), Kumar Pawan (31), Daniela Salvioli (44), Biagio Santucci (24), Matteo Serra (40), Paolo Siclari (37), Giordano Visconti (33).
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Il comitato “Vite scosse”
Un video da noi realizzato 12 mesi fa
Il 29 maggio raccontato da Toni Inzarillo in un montaggio video su YouTube