Sarà la musica di Beethoven a evocare la rinascita nei territori colpiti dal sisma, a tre anni dalle scosse che devastarono l’Emilia. Mercoledì 6 maggio alle ore 21, 120 musicisti eseguiranno la Nona sinfonia nello stabilimento della Menù a Medolla, uno dei comuni epicentro del terremoto del 2012.
La sede dell’azienda farà da teatro alla “Spira Mirabilis”, orchestra che interpreterà la celeberrima sinfonia. L’iniziativa – spiega una nota della Regione – è stata resa possibile dalla sinergia tra Unione Comuni Modenesi Area Nord, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Comune di Formigine in collaborazione con Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli”, Menù ed il contributo di “f Under 35” e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Le 2000 prenotazioni disponibili relative al concerto di “Spira Mirabilis” sono state tutte assegnate. La Nona Sinfonia di Beethoven verrà eseguita senza il supporto di un direttore. Per l’occasione, “Spira Mirabilis” amplierà l’organico a solisti e coristi, coinvolgendo anche il “Coro Luigi Gazzotti” di Modena, per un totale di 123 musicisti. Un avvenimento che viene preceduto da un evento analogo in programma oggi, 5 maggio, a Formigine e a cui seguirà, venerdì 8 maggio, un concerto a Lucca.
“Lungo i sette anni di vita di ‘Spira Mirabilis’ – affermano in una nota gli artisti dell’organico – le Sinfonie di Beethoven sono state il punto focale del nostro lavoro di studio che si è svolto in prevalenza a Formigine, per poi approdare nelle più importanti sale da concerto d’Europa. Dai giorni del terremoto abbiamo cercato di suonare nelle comunità colpite ogni volta che fosse stato possibile. Tra i tanti edifici, il sisma ha recato ingenti danni anche a tutti i teatri. Questo ci ha portato, di volta in volta, a cercare situazioni ad hoc per dimostrare che l’assenza di uno spazio ideale per la musica non avrebbe proibito alla popolazione dell’area di godere di un concerto di qualità. La scelta per l’esecuzione della Nona è caduta sullo stabilimento della fabbrica Menù di Medolla, uno spazio industriale ricostruito dopo i pesanti danni del sisma e che oggi, dopo tre anni, è diventato uno dei simboli della rinascita della zona”.