Il caso aveva fatto discutere in paese negli ultimi giorni dopo che Gerardo Maffei, consigliere di opposizione a Bastiglia, aveva ipotizzato l’utilizzo del ristorante-hotel Le Cardinal per ospitare immigrati. Una netta smentita alle ipotesi è giunta sia dai proprietari del locale che dal sindaco di Bastiglia, Francesca Silvestri. Intervistata dal quotidiano Prima Pagina, la famiglia Rebecchi, proprietaria della struttura, ha spiegato che intende “riaprire hotel e ristorante al più presto, già a inizio 2016. L’edificio non ospiterà mai profughi, non ci è stato
chiesto da sindaco o prefetto e se ci venisse chiesto risponderemmo no”. Il sindaco Francesca Silvestri, dal canto suo, ha chiuso la vox populi, rivelatasi come spesso accade infondata: “Nessun profugo, nè oggi, nè in arrivo. Bastiglia è un Comune non solo all’interno del cratere sismico, ma anche che ha subito l’alluvione e dunque un Comune in difficoltà dove non è previsto l’arrivo di profughi”.
Dato, questo, incontrovertibile ma non del tutto esimente, perché a Bomporto, “comune altrettanto terremotato e alluvionato, i profughi sono nove, sono sistemati in alloggi privati
della curia che diede l’ok ad una richiesta arrivata da Caleidos”, nota Prima Pagina. “Siamo stati informati a cose fatti – spiega il sindaco Borghi – e l’unico problema è il coinvolgimento dei Comuni da parte della cooperativa che li gestisce. Ce ne siamo raccomandati per il futuro, in quanto tocca a noi, come ente, mettere a disposizione i servizi. E dunque dobbiamo essere informati per tempo”.