Aemilia, il processo per mafia nella Bassa partirà a Milano o Firenze

Gli indagati dell’inchiesta Aemilia che avrebbe scoperchiato il marcio nella ricostruzione post terremoto saranno processati lontano dalla Bassa. A Firenze o a Milano per la precisione. A Bologna, infatti  non ci sono spazi idonei a ospitare almeno duecento indagati e i loro avvocati, pertanto l’udienza preliminare del processo Aemilia sulla ‘ndrangheta al Nord si farà a Firenze oppure a Milano, dove il procuratore capo uscente di Bologna Roberto Alfonso opererà a breve. Fra sei mesi  – ricorda Repubblica – scadono i termini delle custodie cautelari, dunque non c’è tempo di adeguare un’aula sotto le due Torri, e l’ipotesi Fiera non è percorribile per gli alti costi dell’affitto. Precisa Alfonso: “Ora siamo all’avviso di conclusione delle indagini, fra circa un mese ci sarà la richiesta di rinvio a giudizio. A gennaio scadono i termini di custodia cautelare. Fra settembre e gennaio bisogna celebrare l’udienza preliminare. A me interessa più che il processo vada a buon fine, visto anche l’impegno dei numerosi colleghi”, dichiara Alfonso, come riporta l’agenzia Dire. Se l’udienza prelimiare sarà fuori dall’Emilia, il dibattimento “si farà a Reggio Emilia perché, probabilmente, ci saranno dei patteggiamenti e dei giudizi abbreviati, il procedimento verrà spezzettato in più parti e quindi potrà essere comodamente trattato”. Ma se poi il numero degli imputati restasse elevato? “Sarà un problema di Reggio trovare l’aula per tutta la durata del dibattimento”, conclude Alfonso. Ragionando sull’intera inchiesta, Alfonso non nasconde “un quadro molto allarmante, che abbiamo sintetizzato nel provvedimento”.