Si è svolta nel pomeriggio di ieri, martedì 30 giugno, l’Assemblea Generale dei Soci di Cpl Concordia, alla presenza di soci lavoratori e sovventori presenti a Concordia o collegati in videoconferenza dalle sedi esterne di CPL. Fra gli ospiti, il Presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti, il Presidente di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti, il Vescovo di Carpi Mons. Francesco Cavina e il sindaco di Concordia Luca Prandini.
Nella sua relazione il Presidente di CPL Mauro Gori ha tracciato un quadro della situazione in vista dell’approvazione del bilancio 2014: “Il budget 2015 è stato totalmente reimpostato. Il periodo di sospensione dalla partecipazione alle gare pubbliche determinerà un ridimensionamento del valore della produzione e una connessa riduzione della struttura operativa già a partire dall’anno in corso. Nell’ipotesi che si riesca ad uscire dall’interdittiva antimafia solo nel 2016 CPL dovrà privarsi della collaborazione di 500 lavoratori, di cui 380 nel 2015”.
Dopo aver ringraziato pubblicamente i Commissari prefettizi per l’importante e prezioso lavoro che stanno svolgendo, il Presidente Gori ha sottolineato gli ulteriori passi compiuti dalla cooperativa nel nuovo corso: organigramma profondamente modificato, nuovo Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo approvato, grazie anche al lavoro svolto dall’Organismo di Vigilanza presieduto dal Dott. Vito Zincani.
Il Consiglio ha deliberato un mandato legale per valutare se sussistano gli estremi per un’azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori: nell’assemblea di approvazione del Bilancio, prevista a fine luglio, sarà posto anche questo argomento e i soci verranno invitati a deliberare al riguardo. La decisione assunta dal CdA rappresenta un netto e definitivo atto di dissociazione dalle precedenti gestioni. Va letta in questo senso anche la decisione assunta di non dare ulteriore esecuzione al contratto di sponsorizzazione con il Modena Calcio, per il quale si auspica una soluzione bonaria che produrrebbe un risparmio economico di 1.600.000 euro in due anni.
Il Presidente Gori ha quindi fatto appello alle istituzioni preposte, al Prefetto di Modena e al Presidente dell’ANAC Cantone, perché possa essere avviata una nuova istruttoria “per valutare, con tutte le modalità opportune, se sussistono ancora le ragioni per cui un’azienda, che ha già realizzato cambiamenti di così rilevante portata e che è impegnata a realizzarne altri di analogo rilievo, non meriti di uscire da un’interdittiva che concorre a determinare un futuro incerto, la perdita di 500 posti di lavoro, lo spreco di capacità produttive e che genera impoverimento di un territorio e gravi disagi sociali”.
Il Presidente ha informato l’assemblea che in data odierna a Roma si è svolto un incontro tra Ministero del Lavoro e Regione Emilia-Romagna per affrontare il tema degli ammortizzatori sociali. CPL, insieme a tutti i rappresentanti del territorio e di Legacoop che l’hanno supportata in questi mesi, auspica che si possa trovare una soluzione che dia comunque una prospettiva a tante persone e a tante famiglie.
“Il bilancio civilistico 2014 della capogruppo si chiuderà con una perdita”, ha spiegato il Consigliere Delegato Elio Cirelli. “Il CdA sta mettendo a punto interventi per la riduzione dei costi e per la razionalizzazione della struttura produttiva ed organizzativa che, se tempestivamente adottati, potranno ridurre le perdite per l’esercizio 2015. Per affrontare il periodo di difficoltà che ci attende abbiamo incontrato il ceto bancario a cui abbiamo chiesto la sospensione del pagamento delle quote capitale di tutti i finanziamenti bancari a medio termine fino al 31 dicembre 2015, proseguendo nel regolare pagamento degli interessi”, ha concluso Cirelli. CPL si è impegnata inoltre a presentare entro novembre un piano industriale pluriennale.
Il vicepresidente Paolo Barbieri ha presentato alcune iniziative relative alla compagine sociale, fra le quali le modifiche al regolamento di ammissione a socio strutturato secondo vari step.
“Il CdA sta profondendo il suo impegno per adottare incisivamente tutte le misure idonee ad attestare la più forte discontinuità e la più netta dissociazione rispetto al passato”, ha dichiarato ancora Gori “e al contempo per delineare il profilo di una società profondamente rinnovata che considera il rispetto della legalità uno strumento atto a raggiungere efficacemente gli obiettivi di business e non, invece, un ostacolo al loro conseguimento”.