In merito all’incontro pubblico sull’Ospedale di Mirandola, il presidente del comitato referendario Antonio Tirabassi ha emesso un comunicato stampa
“In riferimento a quanto emerso nella serata organizzata presso il centro anziani di Mirandola sul tema dell’Ospedale vorrei, come presidente del Comitato Referendario, sottolineare che il comitato non ha inteso realizzare un referendum al fine di mettersi contro qualcuno, di creare contrasti tra la popolazione mirandolese, come invece ha fatto qualcun altro definendo il referendum una truffa, una presa in giro per la cittadinanza facendo spendere soldi per un nulla. Tal proposito si segnala il grave deficit nella gestione del servizio delle onoranze funebri e lintervento extrabilancio di 30.000,00 euro per ripianare il passivo del Consorzio di promozione del Centro Storico, poi chiuso! Questo non è sperpero di denaro pubblico?
Inoltre ci siamo sentiti rinfacciare di guardare al passato, di andare avanti con lo specchietto retrovisore, soltanto perché si chiede di avere un Ospedale come era prima. Questa richiesta indubbiamente non si riferisce alla voglia di avere una struttura piena di tanti pazienti che soggiornano nei vari reparti per giorni e giorni a spese del servizio pubblico al fine di evitare lassistenza nel proprio domicilio: nessuno vuole questo, siamo consapevoli che meno si rimane ricoverati meglio è. Si chiede di tornare ad avere una struttura ospedaliera efficiente, con reparti con medici di valore e personale efficiente; i locali ci sono e sono anche ristrutturati: non lasciamoli vuoti. Non si chiede di risolvere tutti i problemi sanitari a Mirandola, non lo era nemmeno prima, certi che è efficienza anche la sinergia con altre strutture, ricordiamo però che avevamo delle eccellenze: vedi ortopedia.
Pertanto, cari amici di Mirandola, ribadisco che la Sanità non ha colore politico o di partito: la Tessera Sanitaria che tutti abbiamo in tasca ha lo stesso colore e lo stesso valore, quindi il referndum serve affinchè si veda e si dimostri una città unita a chiedere una cosa che vale per tutti e che il Sindaco sia in prima fila a sostenere le richieste dei cittadini della città che rappresenta, perché ci rappresenta tutti”.