Il 29 luglio il consiglio comunale di San Possidonio ha approvato la riduzione del 50% della Tari (Tassa sui rifiuti) per quei bar del paese che scelgono di non installare o rimuovere slot machine nei locali d’esercizio della propria attività. L’agevolazione si potrà richiedere presentando un apposito modello predisposto dal Comune e sarà rapportata al periodo dell’anno durante il quale non risulteranno installate le slot machine e sarà attiva con decorrenza 1 gennaio 2015.
“E’ un atto di grande valenza sociale e necessario – commenta la capogruppo Indipendenti Elisa Spaggiari – per contrastare l’abuso compulsivo delle slot-machine, un fenomeno purtroppo in rapida espansione ma che come pubblica amministrazione abbiamo l’obbligo di limitare. Per questo l’iniziativa deve essere vista come modo per aiutare le persone che sono cadute nella dipendenza riducendo il più possibile l’esposizione al fenomeno nei locali pubblici.”
Durante il dibattito consiliare anche Fabrizio Locatelli del gruppo di minoranza Ri-Fare San Possidonio ha accolto con favore l’iniziativa promossa dall’amministrazione in quanto “il gioco spesso si può trasformare in dipendenza patologica e l’accesso, finora incontrollato, alle scommesse accresce proporzionalmente il rischio di diffusione della dipendenza. La ludopatia è ormai una piaga sociale diffusa che crea enormi disagi ai cittadini, spesso anche minorenni, e impoverisce le famiglie”.
“Questa iniziativa testimonia che anche piccoli comuni come il nostro – continua Federica Steffanini, capogruppo di Centro Sinistra – possono mettere in campo azioni significative volte a contrastare il fenomeno e ci auguriamo possa essere accolta favorevolmente anche da altri comuni. Offrire la possibilità di ricevere una riduzione del 50% della Tari è un gesto di educazione sociale e rappresenta un segnale forte da parte dell’amministrazione nonché un atto di responsabilità da parte dei bar che vi aderiranno”.
San Possidonio muove così il primo passo, tra i comuni dell’Ucman, per affrontare uno dei problemi discussi nella recente commissione per i Servizi Sociali riguardante i Piani di zona, come testimonia l’Assessore Anna Malavasi: “È stato uno dei temi caldi di cui abbiamo discusso ed essere i primi a attuare una proposta per affrontare il problema, significa dare un segnale di svolta all’interno dei nove comuni.”