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Arginello a ridosso del centro abitato e rinforzo arginale: Bomporto studia la resilienza

da | Ago 1, 2015 | Bomporto, speciale alluvione | 0 commenti

In settimana, il caso del comune di Bomporto, colpito prima dal terremoto del 2012 quindi dall’alluvione del gennaio 2014, è stato al centro di una tavola rotonda a Roma, presso la sala convegni del Senato, sulla nuova pianificazione di Bomporto. La resilienza studiata dal Comune di Bomporto e illustrata al convegno prova a spiegarla il sindaco di Bomporto, Alberto Borghi, su Facebook:

“Ve lo ricordate – scrive – l’arginello a protezione del centro abitato? I più anziani se lo ricordano, tanto che nelle piene degli ultimi 50 anni si provava a realizzare un’arginatura con i sacchi sulla via per Modena all’altezza della “Punta” per provare a bloccare e/o rallentare l’acqua proveniente da Villavara. Lo si era ipotizzato anche nel gennaio 2014, ma la velocità di propagazione dell’acqua era troppo elevata.
Ma se la rottura fosse dopo l’arginello?
Ovviamente proteggere il centro dell’abitato sarebbe impossibile, ma l’opera sarebbe comunque utile.
Di seguito la simulazione di una rottura all’altezza della curva del Panaro, vicino al cimitero di Bomporto, e la stessa rottura con la realizzazione dell’argine.
L’argine fa da contenimento ma anche da vaso comunicante e quindi blocca la fuoriuscita dell’acqua dalla breccia arginale, quindi agendo poi sulle paratie della cassa di espansione del Panaro, si potrebbe riuscire, aprendo un varco sul Naviglio (magari con un sistema meccanico ad hoc e non più rompendo l’argine come nel 2014) a riportare l’acqua all’interno del Panaro, una volta raggiunti i livelli opportuni.
Ovviamente dobbiamo evitare in tutti i modi che l’argine si rompa in corrispondenza del centro abitato! Ecco perchè oltre all’arginello, abbiamo proposto il rinforzo arginale, consistente, di tutto il tratto del fiume Panaro che costeggia il centro abitato.
Queste sono tutte simulazioni ma fanno vedere un possibile comportamento delle opere che abbiamo proposto in sede di Conferenza di Pianificazione.
Nella realtà occorre poi tenere conto del quantitativo di acqua del Naviglio e altre condizioni al contorno che potrebbero presentarsi tutte contemporaneamente, ma questa è un’altra storia”.

(NB: L’immagine che apre questo articolo e vedete anche in basso, è relativa ad uno studio di pianificazione sul comune di Bomporto, e prende come punto di riferimento una eventuale rottura del Secchia sempre a San Matteo, come nel gennaio 2014. Trattandosi di un caso di studio particolare e specifico per il Comune, non si prendono ovviamente in considerazione gli eventuali effetti su altre località, cosa che invece viene fatta in uno studio più organico).

bomporto resiliente

bomporto resiliente 2

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