“Contrariamente a quello che le opposizioni dicono, la Giunta Comunale di Cavezzo è estremamente rispettosa della democrazia e della partecipazione dei cittadini. Nel corso del Consiglio Comunale svoltosi il 20/07 è stato infatti approvato all’unanimità un ordine del giorno, che impegnava la Giunta e la Commissione Consigliare competente ad intraprendere un percorso partecipativo con lo scopo di raccogliere le esigenze e le aspettative dei cittadini per poi farsene portavoce presso la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria. Il testo dell’ordine del giorno è stato emendato su proposta della stessa Giunta proprio per favorire la partecipazione dei cittadini nell’ambito di una discussione ampia e condivisa.
A distanza di poche ore le minoranze hanno presentato un’istanza per chiedere un referendum, che non riguarderà la chiusura o meno della struttura ospedaliera di Mirandola, che tra l’altro non è nemmeno da prendersi in considerazione, ma la volontà che l’Amministrazione Comunale intraprenda un percorso partecipativo sul tema sanitario- distrettuale con la cittadinanza. Il costo stimato per il referendum comunale si aggira tra i 15.000 e i 20.000 euro, risorse sottratte ad altri servizi, per un qualcosa a favore del quale è già presente un impegno formale da parte del Consiglio Comunale.
Questa presa di posizione ci pare piuttosto strumentale e inspiegabile, anche perché la partecipazione dei cittadini può essere ottenuta con un utilizzo più razionale e attento delle risorse del bilancio comunale.
Come già dichiarato in più occasioni dal Direttore generale dell’Ausl di Modena e dall’Assessore Regionale alla Sanità, nessuno ha intenzione di chiudere l’ospedale di Mirandola né tantomeno di depotenziarlo, al contrario è in corso il suo completo ripristino post sisma. Il cambiamento deve essere visto semplicemente in un’ottica di ristrutturazione sanitaria e ammodernamento, con l’obiettivo di mettere al centro la sicurezza del paziente. Il percorso in atto prevede infatti una qualificazione dei servizi sanitari che devono necessariamente lavorare in rete tra loro (medici di medicina generale, case della salute, ospedale, ecc..), la valorizzazione delle attività ambulatoriali e l’impegno per abbattere i tempi delle liste di attesa”.
E’ questo il testo di un comunicato stampa con qui la Giunta di Cavezzo replica alle parole di Franco Gavioli, presidente del comitato ”Partecipazione e Diritto alla Salute” di Cavezzo.
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