I cittadini finalesi passano da 2200 euro di debito pro capite registrati nel 2011 (il peggiore della Provincia di Modena) a 1450 euro di debito pro capite: è questo il dato economico più significativo del bilancio approvato nei giorni scorsi dal Consiglio Comunale di Finale Emilia. Complessivamente si scende dai circa 35 milioni di euro di debito che la giunta Ferioli si è trovata a dover arginare al momento del proprio insediamento nel 2011, ai 23,6 milioni di oggi.
Il sindaco Ferioli, attraverso un comunicato stampa, ha replicato ieri alle polemiche successive all’approvazione del bilancio stesso, circolate su organi di informazione e social network: “Abbiamo fatto i conti con proposte incredibili da parte delle minoranze – afferma Ferioli – che hanno anche dimostrato di non aver letto o studiato gli atti e il piano delle opere pubbliche: ad esempio, il Bilancio del Comune prevede già il recupero delle camere ardenti e di piazza Baccarini e molti altri interventi nel centro storico. Sono inoltre previsti sgravi fiscali per oltre 100 mila euro per le attività del centro storico. Tutti gli emendamenti presentati dalle minoranze prevedevano un aumento del debito: ciò è esattamente il contrario di quanto essi stessi richiedevano fino a pochi mesi fa. La battaglia contro il debito era proprio uno dei motivi di attacco alla maggioranza”.
Con questo bilancio si abbatte il debito di 4,5 milioni di euro e si dà il via a investimenti tra grandi opere e manutenzioni per 15 milioni di euro. “Tra questi – aggiunge il sindaco Ferioli – vi sono gli interventi su Municipio, Teatro e Centro Sportivo, piazza Baccarini, largo cavallotti, via Battaglia, via Comunale Rovere, il centro di Massa, i nuovi centri polivalenti di Massa e Finale, ma anche tante altre opere grazie alle quali Finale potrà rilanciarsi”.
“È assurdo vedere come le proposte delle minoranze – continua Ferioli – siano puramente elettorali, senza l’equilibrio finanziario per i prossimi tre anni che è richiesto dalla norma sugli enti locali. Avevamo proposto un ritiro in toto degli emendamenti impossibili da approvare (pena segnalazione alla Corte dei Conti per disequilibrio del Bilancio triennale), con successiva discussione e approvazione di variazioni di bilancio condivise da tutti, maggioranza e minoranza, su progetti utili per la città. Ciò non è stato possibile e ce ne rammarichiamo, ma era nostro dovere non fermarci di fronte all’impossibilità di condividere alcune scelte e proseguire sulla strada del risanamento e del rilancio post sisma della nostra città”.