L’ospedale di Pieve di Coriano, nel Basso mantovano, è notoriamente un punto di riferimento anche per una parte di cittadini della Bassa modenese, soprattutto dell’area di Mirandola e delle sue valli, Concordia e San Possidonio, oltre che di un’area dell’Alto ferrarese. E’ anche questa considerazione numerica che ha aiutato l’approvazione di un ordine del giorno presso il Consiglio regionale della Lombardia nel corso del dibattito sulla riforma della sanità in cui si impegna la Regione Lombardia a considerare il presidio ospedaliero di Pieve di Coriano (“che in un primo momento – spiega il consigliere regionale Pd Marco Carra, che ha proposto l’odg condiviso poi da Umberto Ambrosoli – sembrava dovesse rimanere isolato, forse anche lentamente depauperato“) come ospedale di livello interregionale.
L’odg rileva come l’ospedale “abbia un bacino effettivo di utenza di circa 150.000 abitanti, in quanto, oltre ai 23 Comuni del basso Mantovano (popolazione di oltre 50.000 abitanti circa), comprende anche Comuni che sono posizionati nelle confinanti regioni Veneto ed Emilia Romagna, per una popolazione complessiva di circa 100.000 abitanti”. La proposta di Carra era, quindi, quella di “attivare un Progetto di sperimentazione gestionale che preveda che l’Ospedale di Pieve sia individuato quale Ospedale interregionale del Destra Secchia, dell’Alto Polesine (Ro) e dei territori limitrofi di Verona, Ferrara e Modena“. L’odg invitava la Giunta “a mantenere e potenziare il Presidio ospedaliero di Pieve di Coriano quale Presidio ospedaliero di I Livello ai sensi del Decreto Ministero della Salute 2 aprile 2015, n.70, per garantire ad ogni cittadino, residente nel territorio di riferimento, i servizi sanitari e socio-sanitari più adeguati e, considerata la posizione geografica, ad attivare una Sperimentazione gestionale che lo possa far diventare un Presidio ospedaliero interregionale strategico“. “Questa è un’ottima notizia per il territorio dell’Oltrepò mantovano e per le province delle regioni limitrofe – dice Massimiliano Montagnini – ora, compito della politica sarà monitorare l’applicazione di questo importante impegno preso dalla Giunta Maroni e nel caso sollecitare nuovamente la Lombardia a fare quanto promesso. Da parte mia ringrazio il consigliere regionale PD Marco Carra ed il consigliere regionale Umberto Ambrosoli per aver ricevuto e portato in consiglio le preoccupazioni e le richieste del territorio del Destra Secchia”.
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