Tutti i medici di famiglia, a tre anni e mezzo dal sisma, sono rientrati in studi tra quattro mura, lasciando i container nei quali molti di loro hanno lavorato nei momenti di emergenza: è quanto scrive in una nota, che pubblichiamo di seguito, Nunzio Borelli, medico di famiglia, ponendo il focus sulle strutture che ospitano ora i medici: “Dopo le scosse del terremoto del maggio 2012, l’80% di noi medici di famiglia aveva lo studio inagibile o distrutto ;abbiamo svolto la nostra attività nei containers sanitari con un senso di precarietà perdurante. Ad un anno dal sisma poco più del 25% dei medici di famiglia lavorava nei container sanitari messi a disposizione dall’Azienda Usl di Modena, che ringraziamo.
Poter lavorare in uno studio di muratura sembra di tornare a nascere sia per i pazienti che per i dottori ed il personale di studio. Dal mese di settembre il 100% dei medici di famiglia lavorerà negli studi di muratura e questo a distanza di 39 mesi dal terribile sisma del maggio 2012 è un risultato straordinario che testimonia la volontà di ricominciare di questo popolo della bassa, con spirito di collaborazione fra medici, enti locali, aziende Usl”.
A 39 mesi dal sisma tutti i medici di famiglia della Bassa sono tornati fra quattro mura
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