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Adeguamento sismico imprese non danneggiate: “Ampliare la somma massima erogabile”

da | Set 2, 2015 | In Primo Piano, Ricostruzione, speciale terremoto | 0 commenti

Accelerare gli interventi che possono già essere realizzati con il contributi previsti dal bando Inail per assicurare la sicurezza anche alle imprese, senza danni, delle aree colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 “più esterne” dall’epicentro del terremoto, ma anche la richiesta al Governo di modificare il Decreto Inail. È questo quanto emerso durante l’incontro che si è svolto a Bologna con l’assessore regionale alle attività produttive e ricostruzione post sisma Palma Costi sul tema delle “Mappe di scuotimento” a cui hanno partecipato i sindaci e uffici tecnici comunali dei territori “più esterni” rispetto l’epicentro del terremoto, ossia quelle dove non si è registrata la massima accelerazione sismica (>70%).

Al centro dell’incontro, infatti, il tema dei capannoni che non hanno subito danni  che comunque in base alla normativa nazionale devono verificare carenze e miglioramento sismico.
Per le imprese e i capannoni che non hanno avuto danni, e che inoltre sono al di fuori delle zone di massimo scuotimento, si è convenuto che i Comuni faranno una ricognizione nel proprio territorio. «Lo strumento per gli interventi – ha aggiunto l’assessore Costi – è in questo caso il ‘Bando Inail’ che va però rafforzato e reso più flessibile. Per questo abbiamo già chiesto al Governo di accettare un ampliamento della somma massima erogabile, oggi 200 mila euro, di accettare domande anche per le aziende senza dipendenti e infine di rendere più flessibile la possibilità di intervenire sia per i proprietari sia per i locatari». Il Bando Inail è oggi un contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa, per la rimozione delle carenze e per il  miglioramento sismico: ad oggi sono state 900 le domande per 24 milioni di euro di contributi  concessi, con una media di spesa per azienda di circa 30 mila euro.

«In un’area dove abbiamo avuto non uno ma due terremoti e un lunghissimo sciame sismico, il nostro obiettivo oggi – ha sottolineato l’assessore Costi – è la sicurezza. Non possiamo pensare di mettere in discussione la zonizzazione realizzata da Ingv secondo criteri tecnici e oggettivi, ma allo stesso tempo comprendiamo la difficoltà di quei territori di confine in cui una parte è dentro alla zona di massima accelerazione e una parte rimane invece fuori».

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