Si è svolta questa mattina presso i locali di Cpl a Concordia l’assemblea, indetta dai sindacati metalmeccanici-edili-gas/acqua di Cgil Cisl Uil, rivolta ai lavoratori per informarli sullo stato di avanzamento delle trattative sugli ammortizzatori sociali. Ammortizzatori utili a fronteggiare la crisi che sta attraversando la cooperativa di Concordia, anche alla luce delle recenti indiscrezioni emerse dell’assemblea dei soci sulle perdite relative alla chiusura di bilancio 2014.
In assemblea erano presenti oltre 150 lavoratori ed erano collegati in video-conferenza anche i lavoratori di tutti gli altri stabilimenti Cpl sul territorio nazionale.
I lavoratori hanno apprezzato l’impianto generale che si sta concretizzando sugli ammortizzatori sociali, a partire dall’accordo siglato il 1° settembre al Ministero del Lavoro per un numero massimo di 300 lavoratori nelle funzioni non sottoposte a interdittiva antimafia. Tale accordo prevede la rotazione della Cigs la più ampia ed equa possibile dei lavoratori coerentemente con la fungibilità delle mansioni, nonché la garanzia da parte dell’azienda dell’anticipazione della Cigs senza che i lavoratori debbano aspettare i tempi di pagamento dell’Inps.
L’assemblea dei lavoratori ha inoltre auspicato che il Governo proceda in tempi rapidi ad approvare la modifica alla norma di legge (art.3 comma 5 bis legge 223/91) in modo tale che anche per i lavoratori con funzioni soggette all’interdittiva antimafia si possa avere un ammortizzatore sociale su scala nazionale. In attesa di queste modifiche di legge, per questi lavoratori è comunque stata attivata la Cigo in deroga regionale per un massimo di 70 lavoratori in Emilia-Romagna con l’accordo del 26 agosto scorso.
“Siamo soddisfatti di questi accordi – spiegano Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil e Marcello Beccati segretario Fillea/Cgil Modena – ma oltre agli accordi difensivi serve anche un piano industriale che permetta a Cpl di avere una prospettiva di rilancio. In tale senso, l’accordo raggiunto in regione il 26 agosto scorso, prevede che entro la metà di ottobre l’azienda presenti un piano industriale di maggiore dettaglio che chiarisca il futuro della cooperativa”.