Le procedure seguite, le migliori pratiche, le problematiche ancora aperte: sono i contenuti del dossier sulla ricostruzione seguita al terremoto del maggio 2012 che intende realizzare l’Osservatorio sulla ricostruzione post terremoto in Emilia-Romagna. L’Osservatorio nasce due anni fa grazie al volere di associazioni, sindacati e mondo della cooperazione, per monitorare il processo di ricostruzione post sisma relativamente ai fenomeni di infiltrazione mafiosa, individuandone le aree di rischio e gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata messi in campo da istituzioni, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, associazioni, professionisti, valutandone i risultati e comunicandoli alla cittadinanza, nel segno della trasparenza e della consapevolezza. L’Osservatorio è coordinato dalla Fondazione Libera Informazione.
Il dossier, in via di definizione, verrà messo a disposizione di società civile e amministratori locali e per la sua realizzazione la Regione Emilia-Romagna – Giunta regionale e Assemblea legislativa– garantisce la massima collaborazione, assicurando numeri, conoscenze e professionalità, competenze, oltre che dovute, maturate in circostanze nelle quali è stato necessario mettere a punto procedimenti nuovi e originali, visto il vuoto normativo esistente a livello nazionale sulla gestione delle emergenze seguite ai disastri naturali.
Una collaborazione ribadita oggi dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, e dal presidente della Giunta regionale, e commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, in un incontro in Regione, presente anche l’assessore con delega alla Legalità, Massimo Mezzetti, con i componenti l’Osservatorio: Lorenzo Frigerio (Libera Informazione), Daniele Borghi (Libera Emilia-Romagna), Walter Dondi (Fondazione Unipolis), Beatrice Fonti (consigliere Ordine Ingegneri Modena), Maurizio Piccinini (Libera Modena), Gerardo Bisaccia (Libera Modena), Monica Lattanzi (Cisl), Franco Zavatti (Cgil), Gianni Melloni e Marco Iacchetta (Anci Emilia-Romagna).
Ad avviare e curare i lavori dell’Osservatorio era stato il giornalista e presidente della Fnsi Santo Della Volpe, nella sua qualità di presidente e direttore di Libera Informazione. Della Volpe è scomparso di recente, al termine di una malattia implacabile.