Burocrazia lenta e complicata? Si prova a semplificarla, e per farlo si chiede suggerimento ai cittadini. Per questo il comitato di terremotati emiliani Sisma 12 andrà in Parlamento. Un ruolo solo consultivo, una audizione di qualche ora che chissà se sarà davvero presa in considerazione. Ma intanto, dalla Bassa partirà una delegazione alla volta della Capitale.
“Il giorno 12 ottobre siamo stati convocati a Roma, presso la Commissione Parlamentare per la Semplificazione, nell’ambito di una indagine conoscitiva avviata “al fine di individuare le semplificazioni possibili nella gestione delle fasi successive alle emergenze.”, scrive Sisma 12.
Porteremo molte delle proposte presentate a Bologna all’ex Presidente Errani, proposte sottoscritte da oltre ventiquattromila di voi e che, a causa della supponenza della vecchia e della nuova Amministrazione Regionale, son rimaste a far la muffa in un qualche sottoscala, senza esser state minimamente prese in considerazione.
Porteremo anche le osservazioni su 40 mesi di disservizi, lungaggini ed eccesso di burocrazia che hanno fatto sì che la tanto celebrata ricostruzione emiliana fosse, in realtà, una non-ricostruzione.
Vi invitiamo anche a raccontarci sinteticamente (qui su FB) le situazioni che si discostano da quello che dovrebbe essere il “normale” corso delle pratiche per i contributi, così come già alcuni di voi stanno già facendo. Per i membri della Commissione Parlamentare potrebbe essere interessante capire quali ricadute pratiche abbiano, sulla vita delle persone, i bizantinismi burocratici cui siamo sottoposti che, nonostante tutti i proclami fatti da Bonaccini & Co, non son mai stati alleggeriti.
PS: È curioso notare che, senza alcuna sollecitazione da parte nostra, ci si convochi a Roma per una audizione mentre la 3A Commissione della Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna, deputata al monitoraggio della ricostruzione post sisma, non abbia ritenuto utile ascoltarci.
Chissà come mai”.