Domenica 27 settembre, alle 18 in Duomo a Modena si terranno le prime ordinazioni presbiterali con il vescovo Erio Castellucci.
Saranno ordinati sacerdoti due giovani della nostra diocesi: Marco Bonfatti, 32 anni, originario della parrocchia di Formigine, ingegnere informatico, che ha prestato servizio anche nell’unità pastorale di Montefiorino e nella parrocchia della Madonna Pellegrina e Paolo Monzani, 25 anni, della parrocchia del Tempio, diplomato al liceo classico, fino all’anno scorso in servizio presso la parrocchia di Campogalliano.
“La nostra crescita personale e spirituale – raccontano Marco e Paolo – non è stata un nostro merito, qualcosa che abbiamo creato con le nostre mani: sicuramente abbiamo messo tutte le nostre energie e il nostro impegno in questo cammino, ma è stato Dio a guidarci e sono state le tante persone che abbiamo avuto accanto ad avere creato per noi la possibilità di andare avanti.
Siamo molto grati ai nostri formatori per la cura con cui ci hanno provocato a non rimanere fermi o chiusi, e insieme per la custodia con cui hanno sempre cercato di proporci il passo adeguato al momento in cui ci trovavamo. Ci hanno fatto proposte sfidanti nei cambi di parrocchia e nell’accompagnamento personale, ma abbiamo sempre percepito il grande bene che ci volevano nello spronarci ad andare sempre più in profondità”.
Ancora non è stata scelta la loro destinazione. “In tanti in questi giorni – proseguono gli ordinandi – ci chiedono dove saremo nei prossimi mesi, a quali contesti saremo destinati e noi con franchezza rispondiamo che ancora non lo sappiamo; abbiamo già potuto incontrare il nuovo vescovo, ma ancora non è stata definita la nostra collocazione.
Se questa attesa ci lascia ancora sospesi e non sappiamo rispondere alla domanda “dove saremo?”, cerchiamo di rispondere alla domanda, per noi più importante, “come saremo?”. Chiediamo al Signore di inviarci il suo Spirito perché nelle comunità dove saremo inviati possiamo continuare a vivere quello stile che abbiamo imparato a respirare in seminario: desideriamo impegnarci a custodire le persone che ci saranno affidate, a spenderci al massimo per loro, ad accompagnarle nei loro cammini, come speriamo di essere da loro custoditi e accompagnati nei primi passi di questa nuova avventura”.