Si chiama Open Data Monuments il database fotografico – promosso da Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – aperto a tutti gli utenti del web che cataloga il capitale naturale, storico e architettonico dell’Emilia Romagna. Per la prima volta una regione italiana rende disponibile, liberamente e gratuitamente on line, il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un’ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica.
Open Data Monuments si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito http://www.cittadarte.emilia-
Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) e il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di “Creative Commons”, ovvero che ne consente, citandone l’autore, l’utilizzo legale sia da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d’informazione. Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia-Romagna confermano l’importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.
Fondamentale in questa iniziativa il ruolo di cittadini e turisti, amatori e professionisti dell’obiettivo, oltre che degli enti locali che, attraverso la partecipazione a Wiki Loves Monuments, il contest digitale promosso da Wikipedia, dal 2012 hanno effettuato un’attività spontanea di documentazione fotografica producendo così un archivio digitale d’alta qualità e di grande valore estetico relativamente alle numerose e diverse bellezze regionali.
L’iniziativa è stata presentata a Bologna nella sede di Unioncamere, presenti oltre i rappresentanti dell’amministrazione regionale la presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna Liviana Zanetti, il presidente dell’Unione Città d’arte Graziano Prantoni, quello di Wikimedia Italia Andrea Zanni e la segretaria regionale del Mibact, Sabina Magrini.
“Il risultato che si è creato con questa sinergia – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – indica la direzione che dobbiamo perseguire: il patrimonio culturale deve camminare insieme a quello turistico e insieme devono far crescere il nostro territorio”. “Con questo progetto – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – si consolida una collaborazione strategica per integrare sempre più il patrimonio culturale nel circuito turistico, inoltre si afferma il ruolo leader della Regione e di Apt nel marketing del turismo e infine si agisce in un ambito, quello della narrazione, che ci permette di recuperare un po’ di quel fascino che forse si è nel tempo perduto”.
Open Data Monuments: Ferrara e Bologna le regine dell’obiettivo
Dei 453 soggetti fotografati nel complesso, per un totale di 7031 immagini, di cui oltre 6mila ad alta definizione, il Museo della Cattedrale e il Castello Estense risultano quelli maggiormente fotografati in regione. Sono rispettivamente 436 e 381 scatti raccolti in Open Data Monuments relativi a questi gioielli ferraresi.
E proprio la città di Ferrara guida la classifica delle località maggiormente fotografate sull’intero territorio regionale, con 1955 immagini presenti in archivio; segue Bologna con 1208 foto. Le fotografie già catalogate e presenti nel database illustrano ampiamente l’intero patrimonio regionale, dai beni culturali del territorio come Palazzo dei Diamanti, il Museo della Cattedrale (Fe), la Rocca di Fontanellato (Pr) e i Portici di San Giacomo (Bo), alle bellezze più grandiose e monumentali come la statua equestre di Alessandro Farnese (Pc) e il Cimitero di San Cataldo (Mo), fino ai simboli delle sue grandi vocazioni ed eccellenze, tra cui quella motoristica rappresentata dal Museo Casa Enzo Ferrari (Mo) e quella marinara. In seguito alla conclusione della IV edizione di Wiki Loves Monuments, anche le immagini in concorso quest’anno entreranno a far parte del catalogo digitale regionale, che si arricchirà così ulteriormente di circa altre 6 mila immagini. Destinati dunque a crescere ulteriormente in rete il valore e la rilevanza del patrimonio turistico architettonico e paesaggistico dell’Emilia Romagna che, attraverso Open Data Monuments, si riappropria del suo originario significato di bene collettivo a valenza intellettuale e culturale.