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Open Data Monuments, ecco il primo foto-archivio digitale regionale libero e gratuito

da | Set 30, 2015 | Ultime news | 0 commenti

Si chiama Open Data Monuments il database fotografico – promosso da Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – aperto a tutti gli utenti del web che cataloga il capitale naturale, storico e architettonico dell’Emilia Romagna. Per la prima volta una regione italiana rende disponibile, liberamente e gratuitamente on line, il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un’ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica.

Open Data Monuments si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. La ricerca dell’immagine può essere effettuata innanzitutto per categoria (ad esempio inserendo nella stringa le keywords monumenti, piazze, palazzi, statue, musei, teatri, manufatti industriali, riserve naturali), ma anche per nome specifico, per posizione geografica, e per autore.

Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) e il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di “Creative Commons”, ovvero che ne consente, citandone l’autore, l’utilizzo legale sia da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d’informazione. Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia-Romagna confermano l’importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.
Fondamentale in questa iniziativa il ruolo di cittadini e turisti, amatori e professionisti dell’obiettivo, oltre che degli enti locali che, attraverso la partecipazione a Wiki Loves Monuments, il contest digitale promosso da Wikipedia, dal 2012 hanno effettuato un’attività spontanea di documentazione fotografica producendo così un archivio digitale d’alta qualità e di grande valore estetico relativamente alle numerose e diverse bellezze regionali.

L’iniziativa è stata presentata  a Bologna nella sede di Unioncamere, presenti oltre i rappresentanti dell’amministrazione regionale la presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna Liviana Zanetti, il presidente dell’Unione Città d’arte Graziano Prantoni, quello di Wikimedia Italia Andrea Zanni e la segretaria regionale del Mibact, Sabina Magrini.
“Il risultato che si è creato con questa sinergia – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – indica la direzione che dobbiamo perseguire: il patrimonio culturale deve camminare insieme a quello turistico e insieme devono far crescere il nostro territorio”. “Con questo progetto – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – si consolida una collaborazione strategica per integrare sempre più il patrimonio culturale nel circuito turistico, inoltre si afferma il ruolo leader della Regione e di Apt nel marketing del turismo e infine si agisce in un ambito, quello della narrazione, che ci permette di recuperare un po’ di quel fascino che forse si è nel tempo perduto”.

Open Data Monuments: Ferrara e Bologna le regine dell’obiettivo
Dei 453 soggetti fotografati nel complesso, per un totale di 7031 immagini, di cui oltre 6mila ad alta definizione, il Museo della Cattedrale e il Castello Estense risultano quelli maggiormente fotografati in regione. Sono rispettivamente 436 e 381 scatti raccolti in Open Data Monuments relativi a questi gioielli ferraresi.
E proprio la città di Ferrara guida la classifica delle località maggiormente fotografate sull’intero territorio regionale, con 1955 immagini presenti in archivio; segue Bologna con 1208 foto. Le fotografie già catalogate e presenti nel database illustrano ampiamente l’intero patrimonio regionale, dai beni culturali del territorio come Palazzo dei Diamanti, il Museo della Cattedrale (Fe), la Rocca di Fontanellato (Pr) e i Portici di San Giacomo (Bo), alle bellezze più grandiose e monumentali come la statua equestre di Alessandro Farnese (Pc) e il Cimitero di San Cataldo (Mo), fino ai simboli delle sue grandi vocazioni ed eccellenze, tra cui quella motoristica rappresentata dal Museo Casa Enzo Ferrari (Mo) e quella marinara. In seguito alla conclusione della IV edizione di Wiki Loves Monuments, anche le immagini in concorso quest’anno entreranno a far parte del catalogo digitale regionale, che si arricchirà così ulteriormente di circa altre 6 mila immagini. Destinati dunque a crescere ulteriormente in rete il valore e la rilevanza del patrimonio turistico architettonico e paesaggistico dell’Emilia Romagna che, attraverso Open Data Monuments, si riappropria del suo originario significato di bene collettivo a valenza intellettuale e culturale.

 

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