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La ricerca medica made in Mo premiata con 1 milione di euro

da | Ott 5, 2015 | Ultime news | 0 commenti

Alzheimer, Ictus ed Epilessia: sono tre gli studi proposti da ricercatori universitari ed ospedalieri modenesi, che hanno ottenuto il finanziamento del Ministero della Salute (221 quelle scelte a livello nazionale su 2.882 progetti presentati tra giugno e settembre 2014) per oltre 1 milione e 115 mila euro.

Nichelli (al centro) con i ricercatoriUn riconoscimento importante per la ricerca medica universitaria e ospedaliera modenese e per il Dipartimento Integrato di Neuroscienze – Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense a Baggiovara, diretto dal prof. Paolo Frigio Nichelli della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, che si è visto premiato col sostegno a 3 progetti che facevano parte degli 11 complessivamente finanziati in Emilia-Romagna. “Sono molto soddisfatto per questo risultato che premia progetti che si propongono di affrontare in modo innovativo problemi di grande rilevanza in ambito neurologico” ha commentato il professor Paolo Frigio Nichelli (in foto con il suo staff)

Nei giorni scorsi sono arrivate dal sito internet del Ministero, che ha stanziato a livello nazionale 74,5 milioni di euro, le indicazioni dei progetti ammessi a finanziamento. L’analisi e la valutazione dei progetti ha coinvolto 682 revisori internazionali, facenti capo ai più importanti e avanzati centri di ricerca a livello mondiale. Ogni progetto è stato valutato, in modo anonimo e indipendente, da due revisori che hanno portato avanti un confronto, attraverso sistemi informatici, per cercare di giungere a una terza valutazione congiunta.

“Il finanziamento del Ministero della Salute è un risultato importante perché assegna risorse a chi svolge ricerca d’eccellenza su patologie che hanno un forte impatto sulla salute della popolazione” afferma il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Massimo Annicchiarico. “I tre progetti sono la dimostrazione tangibile delle qualità del nostro servizio sanitario pubblico che, affiancando la ricerca all’assistenza, si dimostra in grado di elaborare proposte di elevato spessore scientifico.” 

giovanni pellacaniI riconoscimenti ottenuti dai progetti dei colleghi – ha affermato il Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore prof. Giovanni Pellacani, in foto –, che hanno superato una severa e qualificata selezione, dimostrano il valore della ricerca clinica universitaria e testimoniano l’attenzione che l’Ateneo ha per il progresso della medicina e per il miglioramento delle terapie. In ambito sanitario ricerca ed assistenza hanno bisogno costante di dialogare e di procedere insieme per dare ai cittadini cure sempre più appropriate. Ai colleghi voglio esprimere il compiacimento per questo risultato”.

 

 

I PROGETTI

 

Alzheimer

Sul bando ministeriale legato ai “progetti biomedici”, per Modena, è stato finanziato il progetto “L’olfatto come indice di conversione di un disturbo cognitivo lieve in malattia di Alzheimer: uno studio di connettività funzionale”. La ricerca, seguita da Maria Angela Molinari eFrancesca Benuzzi affiancate dal professor Paolo Frigio Nichelli, si propone di verificare se un test di discriminazione degli odori possa aumentare la capacità, da parte dei medici, di predire il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer (in modo particolare nei pazienti con deterioramento cognitivo). Il progetto ha ottenuto 332.700 euro di finanziamento e si propone di correlare i risultati di questo ‘test’ sugli odori con una metodica avanzata di risonanza magnetica che permetta, in futuro, di misurare la capacità delle diverse aree del cervello di parlarsi fra loro.

 

Ictus

Per i “progetti clinico-assistenziali” si è distinto, a Modena, Andrea Zini, responsabile della “Stroke Unit” di Baggiovara, attiva dal 2006 e impegnata, con eccellenti risultati, nella cura dei pazienti con ictus acuto. È stato finanziato con un contributo di 443mila euro il progetto “Terapia endovascolare nell’ictus ischemico acuto: uno studio osservazionale prospettico di un modello Hub e Spoke”. La ricerca prosegue un percorso avviato l’anno scorso che ha confermato l’utilità della terapia endovascolare (disostruzione meccanica del trombo) nell’ictus ischemico. Per questa terapia Modena è già considerata uno dei punti di riferimento a livello nazionale (è stato il Centro italiano che ha effettuato più interventi di questo tipo, 57 nel 2014, più di 230 dal 2011). Lo studio si propone di studiare i risultati clinici di un modello organizzativo che estenda la terapia endovascolare ai pazienti delle province di Modena e Reggio Emilia, rafforzando una sinergia operativa importante tra le due province emiliane.

 

Epilessia

Nell’ambito di un programma sull’uso della risonanza magnetica per lo studio dei pazienti con epilessia temporale, alla quale collaboreranno la Neurologia di Modena, l’Istituto Neurologico ‘Besta’ di Milano e il ‘Mondino’ di Pavia, è stata finanziata (con più di 339mila euro) la ricerca modenese seguita dal  ricercatore Unimore Stefano Meletti che utilizzerà una tecnica di co-registrazione dell’elettroencefalogramma e della Risonanza Magnetica – per la quale Modena è centro di riferimento nazionale – con l’obiettivo di studiare le reti neurali coinvolte in questo tipo di epilessia.

I PROFILI DEI RICERCATORI MODENESI

 

Francesca Benuzzi

Nata a Modena nel 1971, si è laureata a Padova in Psicologia Generale e Sperimentale e nel 2001 ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Università di Parma. Dal 2002 si occupa dello studio delle funzioni cognitive ed emotive tramite tecniche di neuroimaging funzionale e strutturale ed è docente a contratto di Unimore.

 

Stefano Meletti

Nato a Bologna nel 1969, ha svolto studi e formazione a Bologna. Dal 2007 è ricercatore in Neurologia presso Unimore e svolge la propria attività clinica nell’Unità Operativa di Neurologia, dove è responsabile del Centro per le Epilessie. Il dottor Stefano  Meletti svolge da anni attività di ricerca clinica e di base nelle epilessie in collaborazione con centri nazionali ed internazionali.

 

Maria  Angela Molinari

Nata a Carpi nel 1965, laureata in Psicologia all’Università di Padova, Master in Neuropsicologia e Psicofisiologia Clinica, è specialista in Neuropsicologia presso l’Università Milano-Bicocca.

 

Andrea Zini 

Andrea Zini, 39 anni, è responsabile della Stroke Unit del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense a Baggiovara. E’ membro dello Steering Committe del Registro Italiano Endovascolare e del gruppo di lavoro linee guida italiane sull’ictus ISO-SPREAD. E’ autore di 50 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali.

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