Prevenire il deterioramento delle acque, ridurre i rischi conseguenti alle alluvioni, tutelare e valorizzare il paesaggio con regole e modalità di lavoro comuni e chiare. Sono gli obiettivi della “Carta nazionale dei contratti di fiume” cui ha aderito, insieme ad altre, anche la Regione Emilia-Romagna.
La Carta, condivisa e ratificata nel corso del “VI Tavolo nazionale dei contratti di fiume” il 3 febbraio 2012, rappresenta la base per condividere un unico modello di pianificazione e gestione delle risorse fluviali e identifica nei contratti di fiume la migliore forma di programmazione negoziata e partecipata, in grado di conciliare gli interessi pubblici e privati presenti sui territori fluviali.
“Si tratta di accordi volontari che possono essere siglati tra Enti pubblici, privati e associazioni per perseguire il contenimento del degrado eco-paesaggistico e la riqualificazione fluviale”, sottolineano gli assessori alle Politiche ambientali e alla Difesa del suolo Paola Gazzolo e alle Infrastrutture e Programmazione Territoriale Raffaele Donini. “Con l’adesione alla Carta anche l’Emilia-Romagna condivide i principi e le regole in essa contenuti ed esprime la volontà di portare avanti i contratti come utili strumenti di cooperazione e condivisione tra diversi livelli di governo in relazione alle esigenze dei territori e in risposta alle aspettative dei cittadini”.
In allegato la “Carta nazionale dei contratti di fiume”