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Volkswagen e le centraline truccate, ecco come chiedere il risarcimento

da | Ott 6, 2015 | Ultime news | 0 commenti

A seguito della vicenda delle centraline truccate Volkswagen Federconsumatori e Adusbef hanno presentato lo scorso 2 ottobre presso le 10 maggiori Procure della Repubblica, esposti denuncia ipotizzando il reato di frode in commercio e truffa nei confronti della casa automobilistica tedesca.

Federconsumatori – spiega una nota dell’associzione –  ha predisposto sul sito dell’associazione nazionale un prontuario per i cittadini, al fine di aiutarli a far valere i propri diritti ed ottenere infine i dovuti risarcimenti: Lettera di contestazione e messa in mora A seguito delle falsificazioni compiute dalla casa automobilistica tedesca e delle indagini in corso nei vari Paesi, Federconsumatori consiglia innanzitutto ai possessori delle autovetture diesel “Euro5” interessate dalla questione, di inviare una lettera di contestazione e messa in mora alla sede italiana e al concessionario (con copia conoscenza all’Associazione), chiedendo l’immediata sistemazione dell’autovettura e il risarcimento dei danni per il diminuito valore della stessa, oltre al danno morale derivante dal reato di frode in commercio/truffa, da pratiche commerciali scorrette e violazione dell’obbligo di correttezza e trasparenza nei rapporti con la clientela; ciò in attesa che si chiariscano le iniziative che intraprenderà la Magistratura, il Ministero dei Trasporti e gli altri Enti europei.

Il modello della lettera è disponibile sul sito: www.federconsumatorier.it. Azioni legali: Federconsumatori sta valutando, con la propria Consulta Giuridica, le possibili azioni da intraprendere a livello collettivo; data la delicatezza della vicenda, e, soprattutto, l’inadeguatezza della norma vigente in materia di class action italiana, sono opportuni approfondimenti per evitare di incorrere in una inammissibilità della azione, con tutte le conseguenze negative del caso. Riportiamo di seguito i modelli interessati. Si tratta di modelli ancora omologati “Euro5”, quindi in data precedente al primo ottobre di quest’anno, dei marchi Volkswagen, Seat, Skoda e Audi, tutti equipaggiati con il 2.0 TDI EA 189. I modelli che nel corso degli anni sono stati equipaggiati con questo motore sono: per quanto riguarda il marchio Volkswagen troviamo Maggiolino, Sharan, Touran, Golf VI (2008-2012), Passat VII (2010-2014) e Tiguan (2007-2015). Seat invece equipaggiava con l’EA 189 Leon, Altea e Alhambra, mentre Skoda lo montava su Yeti, Octavia e Superb. Coinvolta però anche Audi con i modelli A3, A4, A5, A6, TT, Q3 e Q5. Tutti coloro che sono in possesso di un’auto del Gruppo Volkswagen equipaggiata con il 2.0 TDI EA 189 “Euro5” verrà al più presto contattato dalla concessionaria di riferimento per un’opera di richiamo.

A quel punto la centralina “truccata” verrà aggiornata e ripulita dal software incriminato. Naturalmente i clienti non dovranno sostenere alcuna spesa per la sistemazione dell’autovettura, che sarà totalmente a carico della casa madre. Si raccomanda di evitare di firmare liberatorie in favore della società, che potrebbero precludere eventuali richieste ulteriori, soprattutto di risarcimento dei danni. Federconsumatori resta a disposizione per chiarimenti e assistenza presso tutti gli sportelli dell’Associazione. F

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