È noto che shock esogeni, come i terremoti, producano criticità che possono essere superate se si interviene su una serie di fattori che riguardano decisioni strategiche, la quantità di risorse pubbliche disponibili, la capacità di coordinamento dei principali attori, la capacità di fornire risposte efficaci ai rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata, il rafforzamento della qualità del tessuto economico e sociale su cui l’evento si innesta. Questo insieme di questioni sono oggetto di analisi del progetto «Energie Sisma Emilia», avviato nel settembre 2014 da un vasto gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Il progetto di ricerca – cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dalla ASL di Modena e da Unimore – trae origine dal “Laboratorio sul sisma”, che era attivo sin dal giugno 2012 e ha coinvolto un gruppo di docenti del Dipartimento di Economia Marco Biagi di Unimore, ricercatori e professionisti esterni all’università, e studenti della medesima struttura accademica. L’idea di fondo del progetto «Energie Sisma Emilia» è che il terremoto abbia prodotto una serie di fratture ‑ non solo nelle strutture fisiche, ma anche nel sistema economico e sociale ‑ di cui non è facile prevedere la ricomposizione. Per ricomporre quelle fratture si mobilitano le organizzazioni economiche, le amministrazioni pubbliche e le famiglie, e tutti questi attori vanno in cerca – spesso – di soluzioni e di risposte a obiettivi che non necessariamente sono gli stessi che avevano prima del terremoto.
Per condividere la conoscenza sugli strumenti ed i risultati delle analisi condotte nel primo anno di attività del gruppo di ricerca, è stato organizzato un workshop che si terrà giovedì 26 novembre 2015 alle ore 9.00 presso la Sala del Consiglio del Comune di Mirandola (via Giolitti 22).
Il progetto «Energie Sisma Emilia» ha una duplice finalità. La prima finalità è contribuire all’analisi degli effetti che il terremoto ha prodotto sull’assetto economico e sociale della regione: tale analisi, che potrà favorire la maturazione di decisioni strategiche, sarà la base per costruire un modello di monitoraggio della ricostruzione destinato all’amministrazione pubblica regionale e locale. La seconda finalità è condividere quelle conoscenze con gli stakeholder, oltre che con la comunità scientifica e con tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione del progetto di ricerca.
“Con questo workshop – affermaMargherita Russo di Unimore, referente di Energie Sisma Emilia – vogliamo affrontare una duplice sfida: offrire un’idea puntuale delle criticità emerse dalla ricerca e fornire analisi utili alle politiche pubbliche locali, regionali e nazionali. L’obiettivo è coinvolgere politici e amministratori pubblici in un dialogo che auspichiamo possa essere fruttuoso per il prosieguo della ricerca e per le politiche pubbliche nel territorio colpito dal sisma. Le brevi relazioni del gruppo di ricerca offriranno spazio ai commenti programmati sulle singole presentazioni e ai commenti su gruppi di temi”.
Il workshop è un’occasione di dialogo multidisciplinare, per intrecciare nuove relazioni e rafforzare quelle esistenti. L’apertura, alle ore 9.15, sarà affidata al sindaco di Mirandola Maino Benatti, ad Angelo Marcello Tarantino, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria civile di Unimore, ed a Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Nell”introduzione dei lavori, la referente scientifica del progetto e la rappresentante del partner operativo, delineeranno la trama del workshop con un intervento su “Analisi degli effetti socio-economici e sanitari del sisma in Emilia: obiettivi e strumenti del progetto di ricerca”. L’incontro si sviluppa su quattro sessioni dedicate agli strumenti di ricerca (la mattina) e alle analisi condotte dal gruppo di ricerca (il pomeriggio).
Gli strumenti di ricerca riguardano innanzitutto i dati necessari per l’analisi: “Nel cratere del sisma emiliano: caratteristiche socioeconomiche dei cluster di comuni”; “Contributi e incentivi alle imprese colpite dal sisma”; “L’informatizzazione delle procedure per la ricostruzione”. Nella seconda sessione sugli strumenti verranno richiamati: “Gli atti normativi per l’emergenza e la ricostruzione”; “L’Analisi delle ordinanze commissariali: un contributo alla legge nazionale su emergenza e ricostruzione”. Al termine si svolgerà una tavola rotonda, condotta da Ettore Tazzioli, alle ore 12.00 focalizzata su “La struttura normativa per l’emergenza e la ricostruzione in Emilia” con Vasco Errani e i sindaci Lisa Luppi (Cavezzo), Maino Benatti (Mirandola), Luisa Turci (Novi di Modena) e Alberto Silvestri (San Felice sul Panaro).
Al pomeriggio si riprenderà alle ore 14.00 per affrontare i temi oggetto dell’analisi. Un primo focus sarà sul territorio: “La ricostruzione dell’abitare in Emilia”; “Disastri naturali, resilienza e capitale sociale”. Seguirà, poi, un secondo focus riguardante i settori: “Ricostruire innovando: luci e ombre nel settore manifatturiero”; “Catastrofi naturali e dynamic capabilities nel retail”; “Le specificità del sistema agroalimentare nella ricostruzione postsisma”; “Finanziare la ricostruzione: attività e attori coinvolti”. Alle ore 17.00 si terrà una seconda tavola rotonda, coordinata da Daniela Bigarelli di R&I, dal titolo “Innovare dopo il sisma” alla quale prenderanno parte Alberto Belluzzi di Confartigianato di Modena, Alberto Bortoli di Confindustria, un rappresentante della CNA e rappresentanti sindacali.
Sommario delle attività svolte a oggi
La fase iniziale del progetto è stata dedicata alla consultazione delle fonti ed alla raccolta di questionari rivolti a un campione di 400 famiglie residenti nei comuni di Cavezzo, Mirandola, Novi di Modena e San Felice sul Panaro, che adotta la metodologia della indagine ICESmo del 2012, del Centro Analisi Politiche Pubbliche di Unimore, così da renderla confrontabile con la nuova rilevazione. La rilevazione, che si concluderà nel dicembre 2015, mira ad approfondire le condizioni di socio economiche delle famiglie che vivono nel cratere del sisma. È stato anche progettato un field experiment volto a comprendere gli effetti dell’esposizione al sisma sulle scelte economiche individuali e, in particolare, sulla propensione individuale e sociale alla cooperazione. L’esperimento verrà realizzato entro dicembre 2015 nel comune di Mirandola e, come gruppo di controllo, nei comuni di Vignola e Castelnuovo Rangone. Attraverso queste attività si ha accesso a informazioni e punti di vista essenziali per irrobustire la complessa interpretazione degli effetti sociali, economici e sanitari del sisma, e si possono acquisire conoscenze specifiche sugli stakeholder e sui temi da approfondire. Sono state già realizzate, invece, le interviste ai quattordici Sindaci dei comuni della provincia di Modena che rientrano del cratere del sisma e ai Sindaci di Pieve di Cento (BO) e Sant’Agostino (FE), che hanno consentito di mettere in luce differenti priorità e valutazioni riguardo alle questioni del sisma.
Gruppo di ricerca
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia: Margherita Russo [referente], Tindara Addabbo, Massimo Baldini, ,Paola Bertolini, Enrico Giovannetti, Andrea Giuntini, Elisabetta Gualandri, Daniela Mantovani, Gianluca Marchi, Elisa Martinelli, Giuseppe Nardin, Anna Francesca Pattaro, Simone Sscaglairini, Giovanni Solinas, Marina Vignola; Dipartimento di Comunicazione ed Economia: David Lane, Francesca Pancotto, Paola Vezzani; Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche: Roberto Serra, Marco Villani; Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali: Giovanni Bonifati; Ricercatori post doc: Francesco Pagliacci, Pasquale Pavone, Simone Righi; Borsisti e collaboratori di ricerca DEMB: Marianna Musmeci, Marco Ranuzzini, Manuel Reverberi, Alessia Pedrazzoli, Silvia Pergetti, Riccardo Rimondi, Giulia Tagliazzucchi. Università di Bologna: Laura Sartori; CIRSFID – School of Law: Monica Palmirani. Professionisti: Carla Ferrari, architetto; Daniela Mazzali, Responsabile, Ufficio di piano dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord; Biagio Oppi, FERPI e PR & Communication Manager, Gambro. R&I srl affianca il gruppo di ricerca nell’organizzazione dei focus group e nell’indagine empirica. Partner operativo: Sviluppo Organizzativo Azienda USL Modena: Massimo Brunetti [referente per il partner operativo], Anita Chiarolanza.
Il programma dettagliato è consultabile on line sul sito www.energie.unimore.it.