É andato al progetto “Casainsieme” di San Felice sul Panaro, il “Premio nazionale Sostenibilità 2015”. Giunto quest’anno alla sesta edizione, il riconoscimento ha come obiettivo selezionare e valorizzare le “buone pratiche” del progettare e costruire green, attraverso la selezione di interventi edilizi che abbiano seguito i principi costruttivi della bioarchitettura e del risparmio energetico nonché quelli della sostenibilità sociale e economica.
Il premio è stato consegnato durante la conferenza conclusiva della settimana della Bioarchitettura e della Domotica che si è svolta a Modena dal 16 al 20 novembre.
Due le categorie in gara, “edilizia residenziale ex-novo” e “edilizia ristrutturazione/restauro” e cinque le menzioni speciali tra cui, novità di quest’anno, quella dedicata alle “Green industries”.
Per la prima, il riconoscimento è andato “Casainsieme”, la residenza per anziani a San Felice sul Panaro realizzata, dopo gli eventi sismici del 2012, grazie al contributo di Confindustria Modena e del Gruppo Giovani Imprenditori che si sono fatti promotori della raccolta dei fondi, oltre 700mila euro, necessari per costruire la struttura. Un risultato reso possibile grazie alla solidarietà e all’impegno economico di tutte le associazioni territoriali appartenenti al Club dei 15 di Confindustria, (ovvero le associazioni confindustriali delle province italiane a maggiore rilevanza manifatturiera) e alle tante donazioni, più di 150, fatte da aziende, lavoratori e privati cittadini che hanno deciso di aderire al progetto.
Nello specifico si tratta di un progetto innovativo di social housing che ha previsto la costruzione di una struttura con unità abitative di piccole dimensioni, microresidenze, realizzate in legno, completamente antisismiche ed ecosostenibili. Sei appartamenti da 50 metri quadri, ognuno pensato per accogliere un massimo di due persone, con servizi in comune, in costante contatto con la rete dei servizi di sostegno dell’ente locale. Tutte le microresidenze, che sono state realizzate in base ai più elevati standard di bioedilizia e risparmio energetico, permettono alle persone anziane di rimanere inun contesto domiciliare controllato e protetto che assicura sia interventi assistenziali programmati sia di pronto intervento. Si garantisce così agli ospiti una domiciliarità che rispetta il bisogno di privacy e il mantenimento dell’autonomia e, al contempo, ne migliora la qualità di vita, prevenendo isolamento ed emarginazione e favorendo rapporti e relazioni interpersonali.
A ritirare il premio, durante la cerimonia di consegna, è stata Elena Salda,vicepresidente di Confindustria Modena.