Uno degli slogan del comitato che ha promosso il referendum
Si avvicina la data del referendum sull’ospedale e a Mirandola si scaldano i toni. Da una parte il comitato pro referendum che è partito con la campagna elettorale (nell’immagine qui a destra, uno degli slogan che circola su Facebook) e che mira a portare alle urne almeno 9 mila mirandolesi (tanti ne servono affinchè si raggiunga il quorum), dall’altra il sindaco che già ha più volte ribadito come la pensa sul referendum e che anche ieri c’è andato giù duro. Ecco cosa scrive Maino Benatti.
“Ormai il referendum sull’Ospedale rischia di essere figlio di nessuno.
Si sono spaccati anche i Grillini che, cocciutamente e nonostante l’evidenza dei fatti, hanno voluto far spendere 65 mila euro al Comune per un capriccio politico che a questo punto si può definire solo di alcuni di loro.
E’ chiaro quello che ho sempre detto: che il referendum è inutile.
1) perché è solo consultivo;
2) perché chiede di avviare un percorso partecipato che è già stato fatto, ma è anche già superato, visto che è stato risolutivo l’accordo sull’ordine del giorno votato in Consiglio comunale a Mirandola per proporre a Regione e Usl un percorso per continuare a qualificare e rafforzare l’ospedale “Santa Maria Bianca” nei prossimi mesi e anni.
I cittadini che hanno preso parte al percorso partecipato hanno capito che questa iniziativa ha fatto emergere i punti di forza e quelli di debolezza del presidio ospedaliero, ma che le risposte ai problemi devono venire dalle istituzioni (Ctss, Regione, Consiglio comunale) nel confronto con i tecnici (medici, infermieri, dirigenti, direttore generale Ausl).
Con tutti i cittadini continueremo nei prossimi mesi il confronto per proseguire nell’ulteriore qualificazione dei servizi sanitari, nell’interesse di tutta l’Area Nord”