Quasi 180 milioni di euro di contributi alle imprese agricole modenesi per complessive oltre 21 mila domande ammesse. E’ questo il bilancio in sintesi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 le cui procedure si concluderanno formalmente il 31 dicembre prossimo, per lasciare spazio al nuovo Programma 2014-2020 approvato dall’Unione europea.
Di queste risorse, oltre 31 milioni di euro sono stati destinati alle imprese colpite da sisma e, in una parte più limitata, per le frane.
In percentuale, nel territorio modenese sono arrivate risorse pari al 15 per cento dei finanziamenti disponibili a livello regionale (il 13 per cento non tenendo conto delle risorse legate al sisma), mentre i finanziamenti arrivati al territorio modenese per sisma e frane hanno rappresentato il 60 per cento degli stanziamenti complessivi destinati a queste calamità.
Il Programma rurale mette a disposizione dell’agricoltura modenese risorse a sostegno delle attività agricole sulla base di tre assi principali: l’asse 1 dedicato alla competitività (che assorbe il 32 per cento delle risorse), l’asse 2 all’agroambiente, l’asse 3 alla diversificazione; a questi si aggiunge un quarto asse riservato alla montagna e gestito dal Gal Antico Frignano e Appennino reggiano.
Tutta l’attività relativa alla raccolta, valutazione e indicazione delle graduatorie delle domande di contributo, svolta finora dai tecnici provinciali, passerà alla Regione dal mese di novembre, insieme ai 47 tecnici stessi, come prevedono la legge di riforma delle Province e la legge regionale di riordino istituzionale.
Come sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, «abbiamo fornito alla collettività agricola modenese risposte adeguate grazie anche alla conoscenza da vicino delle esigenze degli agricoltori, un servizio che ci auguriamo non venga disperso con il passaggio alla Regione. Per questo abbiamo chiesto – aggiunge Muzzarelli – il mantenimento, oltre che dell’ufficio di Modena, anche di almeno uno in montagna ed uno nell’area nord per mantenere quel presidio di informazione, divulgazione e assistenza molto prezioso nella ricostruzione post-sisma e post-alluvione. L’agricoltura modenese – aggiunge Muzzarelli – con i suoi prodotti di qualità rappresenta un’eccellenza assoluta a livello nazionale e internazionale che occorre tutelare, sostenere e valorizzare ulteriormente. Il Programma rurale costituisce uno strumento fondamentale anche per i prossimi anni per centrare questi obiettivi e favorire anche l’indispensabile ricambio generazionale nelle nostre imprese».
Con il nuovo Programma di sviluppo rurale dalle prime stime arriveranno per l’agricoltura modenese nei prossimi anni oltre 140 milioni di euro. Le risorse sono destinate all’ammodernamento anche tecnologico delle aziende, il sostegno alle aggregazioni, per l’agricoltura biologica, la salvaguardia del territorio rurale contro il dissesto idrogeologico, l’agricoltura di montagna e per le iniziative dei Gal.