“Imbarazzante il silenzio delle istituzioni, siamo costretti ad effettuare un esposto alla Corte dei Conti perché vagli se cè stato danno erariale, vista la mancata e tempestiva costituzione di parte civile. Stiamo parlando di un processo per mafia, il più grande di sempre del nord Italia, non di brustoline. Senza dimenticare che partecipare come parte civile ad un processo penale ha una funzione simbolica molto evidente, “dice” con chiarezza ai cittadini che lamministrazione locale ripudia il fenomeno mafioso e ne ricerca la punizione dei responsabili, diversamente da ciò che avveniva in passato, quando la mafia era semplicemente negata.
Per questo le istituzioni hanno il dovere morale di costituirsi contro chi è accusato di mafia. Visto però limbarazzante silenzio dei sindaci, ci vedremo costretti a segnalare alla Corte dei Conti la condotta, affinchè valuti se la loro condotta non possa portare ad un danno erariale. Ricordiamo che i comuni di Mirandola, Concordia e lUnione Area Nord si sono dimenticati di costituirsi parte civile o, come nel caso del Comune di San Felice, hanno dichiarato di averlo fatto quando in realtà è falso. Questi quattro enti quando si costituiranno, se non si dimenticano nuovamente, – ironizzano Borsari, Platis e Testi potranno rivalersi solo sui rinviati a giudizio e non su quegli imputati che hanno patteggiato o scelto riti abbreviati. Per questa ragione, diminuendo la platea dei potenziali soggetti su cui rivalersi, si potrebbe configurare il danno per le casse comunali. Ricordiamo anche che a San Felice è rimasta una montagna (100.000 tonnellate) di amianto, il cui smaltimento costerà da 15 a 20.000.000 di euro, la costituzione a parte civile può sicuramente portare ad una soluzione diversa da quella di far pagare lo smaltimento ai cittadini”.
E’ il testo della nota stampa a firma dei consiglieri di minoranza di San Felice, Mirandola e Ucman
Lorenza Borsari
Antonio Platis
Fulvio Testi