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Cpl Concordia, presentato ai soci il piano poliennale di rilancio

da | Dic 19, 2015 | Concordia | 0 commenti

Si è svolta stamane l’Assemblea Generale dei Soci di Cpl Concordia, alla presenza dei soci lavoratori e sovventori presenti a Concordia o collegati in videoconferenza dalle sedi esterne di Cpl. Fra gli ospiti presenti l’assessora regionale alle Attività produttive Palma Costi, il presidente di Legacoop nazionale Lusetti e di Legacoop Modena Lugli, il sindaco di Concordia Prandini e l’assessore Gherardi di San Possidonio, il Vescovo di Carpi  Cavina.

Ecco il testo del comunicato stampa dell’azienda.

Fulcro dell’incontro è stata la presentazione del Piano Industriale Poliennale 2016-2020 volto al rilancio dei business più promettenti, ad un adeguamento dell’assetto organizzativo e all’ottimizzazione dei costi fissi. Già dal prossimo anno, con obiettivo finale 2020, CPL CONCORDIA intende evolvere il proprio modello di business adeguando l’organico produttivo e amministrativo alle prospettive di sviluppo. Il rilancio passerà attraverso un ribilanciamento del portafoglio verso il mercato privato, sostenendo le attività in crescita e profittevoli, ad esempio gestione calore e cogenerazione, procedendo selettivamente sulla Pubblica Illuminazione e riducendo l’esposizione su business che assorbono cassa.

I numeri del Piano Poliennale, approvato all’unanimità, considerano per la capogruppo un Valore della Produzione in aumento dai 236 Milioni del 2016 ai 255 del 2020, mentre per il Gruppo CPL si stima una crescita dai 323 Milioni del 2016 ai 373 dell’esercizio 2020. L’Ebitda della cooperativa è previsto che passi dai 14 Milioni del 2016 ai 24 del 2020, mentre a livello di Gruppo è stimata una crescita da 33 a 47 Milioni.

A breve termine gli obiettivi industriali prevedono la continuità operativa con la ripresa del presidio commerciale per capitalizzare il rientro nella White List avvenuto lo scorso 20 ottobre. Il rafforzamento della struttura commerciale sarà funzionale allo sviluppo di competenze orientate al mercato privato. Contemporaneamente si prevede un’adeguata valutazione degli investimenti e un attento monitoraggio e contenimento del capitale circolante netto, oltre all’ottimizzazione dei costi dei materiali e subappalti, la gestione del personale, la riduzione e razionalizzazione dei costi fissi di sede e la riorganizzazione territoriale al fine di favorire sinergie cross-area.

“Si tratta di un piano industriale articolato”, ha dichiarato il Presidente di CPL Mauro Gori “che dimostra la nostra consapevolezza dei problemi attuali dell’impresa ed ha tutte le caratteristiche per consentire il rilancio di CPL. Obiettivo costante del piano è il miglioramento della marginalità di commessa e della conseguente generazione di cassa, con effetti positivi anche nel medio e lungo termine”, ha continuato Gori. Il Presidente ha spiegato che nel 2016 è prevista un’ulteriore riduzione del Valore della Produzione per effetto dei contratti non sottoscritti a causa dell’interdittiva, mentre è confermato l’obiettivo di ritorno all’utile per l’esercizio 2017.

Nel corso dell’Assemblea sono stati presentati i dati del preconsuntivo 2015 che registrano un valore della Produzione della capogruppo CPL pari a 279 Milioni di Euro (contro i 348 milioni del 2014) e un Ebitda di 8 milioni rispetto ai 20 del 2014. A livello di consolidato il Gruppo CPL si attesta come valore della produzione a 378 Milioni rispetto ai 452 Milioni del 2014, con un Ebitda in calo da 41 a 21 Milioni di Euro.

Intervenendo in assemblea l’Assessore alle Attività Produttive Palma Costi, ritornando ai difficili mesi di aprile maggio, ha affermato che “oggi CPL ha risolto molti problemi e intraprende un cammino di prospettiva e di creazione di posti di lavoro: lavoro che è un bene comune caro alle istituzioni perché in grado di far progredire l’intera comunità”.

Il Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti ha sottolineato che “CPL ha voltato pagina, ne sta scrivendo una nuova e, insieme a lei, tutto il mondo cooperativo che sta recuperando, dove si era perso, il valore essenziale della legalità. “Ciò è stato possibile”, ha continuato Lusetti, “perché tutti – lavoratori, istituzioni, amministrazioni – hanno fatto la loro parte. Ai soci di CPL da oggi è richiesto un surplus di responsabilità rispetto alla propria azienda, circa il piano industriale approvato e ai cambiamenti irreversibili e necessari per realizzarlo”.

Il Presidente di Legacoop Modena Lauro Lugli ha evidenziato come “la cooperativa in soli 8 mesi ha definito il piano industriale di sviluppo, un merito che va a tutta la base sociale e alla nuova dirigenza di CPL, che ha dimostrato competenze, impegno e decisione”. Lugli ha ricordato l’impegno costante del Presidente Nazionale Lusetti che ha difeso con forza il sistema cooperativo in questi mesi di costante pressione mediatica.

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