“Tutelare e salvaguardare la tipicità di vini, come il Lambrusco, che hanno un stretto rapporto con il territorio è fondamentale. Lo è per un’agricoltura fortemente identitaria come quella emiliano-romagnola, lo è per tutto il made in Italy che proprio su questo asset gioca gran parte del suo appeal nel mondo. Non tenerne conto sarebbe un grave errore. Per questo esprimo tutto il mio sostegno all’iniziativa di Paolo De Castro che si è fatto portatore presso il commissario Hogan delle preoccupazioni di tutta la vitivinicoltura regionale”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli commenta l’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Strasburgo tra il coordinatore del gruppo Socialisti e democratici della commissione Agricoltura del Parlamento europeo e Phil Hogan commissario europeo all’Agricoltura, durante il quale è stato affrontata anche la questione della possibile “liberalizzazione” dei vini che non costituirebbero di per sé una denominazione geografica. “Il Lambrusco ha un legame storico con il territorio – sottolinea Caselli che nei prossimi giorni sarà essa stessa a Bruxelles – lo testimoniano le tante varietà di questo vino che hanno un preciso riferimento territoriale come Sorbara, Santa Croce, Castelvetro, Montericco. In un mercato sempre più globalizzato difendere i prodotti tipici è una scelta strategica. Significa difendere il lavoro e gli investimenti di tanti produttori, ma anche la biodiversità, il paesaggio agrario, il territorio. Su questo tema ribadisco l’impegno forte della Regione Emilia-Romagna a fianco del ministero delle Politiche agricole e di tutto il mondo produttivo”.