È stata inaugurata all’interno della Palestra del Liceo Scientifico Morando Morandi di Finale Emilia, l’“aula morbida”, un ambiente specificatamente dedicato agli studenti con difficoltà motorie. Si tratta di uno spazio, realizzato grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e dell’Associazione Volontari Pro Handicappati di Finale Emilia, che permetterà a questi ragazzi di svolgere attività psicomotoria in perfetta sicurezza.
La piccola palestra dove si svolgerà la terapia della psicomotricità – grazie alla quale potranno essere seguiti ragazzi con disturbi dell’espressività motoria, ritardi cognitivi e dello sviluppo psicomotorio, disturbi e ritardi del linguaggio, difficoltà relazionali e comportamentali, difficoltà di attenzione, iperattività eccetera – si somma agli spazi e alle strumentazioni che il Liceo Morandi, istituto particolarmente attento alle problematiche dell’inclusività, già mette a disposizione degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, all’interno della struttura scolastica. Grazie alla stretta collaborazione esistente tra le scuole superiori finalesi, inoltre, ‘“aula morbida” potrà essere utilizzata dai ragazzi del vicino Istituto Tecnico Calvi, anch’esso molto sensibile e già attrezzato per agevolare l’insegnamento ai ragazzi con disturbi specifici di apprendimento.
All’inaugurazione dell’“aula morbida” erano presenti, tra gli altri – oltre alla dirigente scolastica del Liceo Morandi, Anna Silvestris – il parroco di Finale Emilia Don Daniele Bernabei, il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, componenti dell’Associazione Volontari Pro Handicappati di Finale Emilia, docenti ed ex docenti del Liceo Morandi (tra i quali l’ex preside Umberto Moretti, colui che riuscì a introdurre nel 1980 per la scuola finalese la sperimentazione che, in una prima fase, consentì agli studenti di poter conseguire, in alternativa al diploma di maturità scientifica, quelli in informatica, magistrale e linguistica), ragazzi e genitori rappresentanti del Consiglio di Istituto e le educatrici di sostegno della Cooperativa Sociale Gulliver.