Attraversa anche la Bassa una delle antiche strade dei pellegrini del progetto Romea Strata, ripropone e promuove il sistema di vie e sentieri che dal nord e dall’est Europa conducevano i pellegrini a Roma alla Tomba di Pietro nell’anno del Giubileo.
Il percorso è suddiviso in otto tratti, i cui nomi richiamano i territori e le antiche vie percorse, coinvolgendo cinque 5 regioni italiane e attraversando, appunto, la provincia modenese da Finale Emilia a Fanano. Il percorso della Romea Strata prevede quattro direttrici di marcia che partono da Austria e Slovenia confluendo a Badia Polesine nel Veneto prima di entrare nel territorio modenese a Finale Emilia per raggiungere Camposanto, Bomporto, Nonantola, quindi Modena seguendo il Percorso Natura del Panaro, la viabilità minore e le ciclabili urbane; successivamente il percorso segue il tracciato della via Romea Nonantolana e della ciclabile Modena-Vignola fino a S.Donnino dove si prende di nuovo il Percorso Natura del Panaro, per attraversare Marano, Casona, i Sassi di Roccamalatina, quindi salire a Zocca e Montese, poi Fanano e la Croce Arcana, sul crinale appenninico, per raggiungere la Toscana, proseguire in direzione di Pistoia e continuando per S. Miniato per la Francigena, oppure andando in direzione di Prato-Firenze, Assisi, Spoleto, Abbazia di Farfa arrivando infine a Roma. Sulla dorsale principale della Romea Strata si innestano altre vie di pellegrinaggio e itinerari locali; possono essere vie che il pellegrino intraprende per partire da casa propria o percorsi legati a particolari culti o memorie. Nel caso del territorio emiliano, oltre alla Via Romea Nonantolana sono presenti il Cammino di Matilde di Canossa e il Cammino di San Vicinio.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nella sede della Provincia di Modena nel corso di un incontro al quale hanno partecipato don Raimondo Sinibaldi, coordinatore del progetto, Emilia Muratori, consigliere della Provincia di Modena, mons. Franco Borsari della diocesi di Modena e Nonantola, sindaci e rappresentanti dei Comuni e delle associazioni che aderiscono all’iniziativa. «Il progetto – ha sottolineato don Sinibaldi – ripropone il sistema di vie e sentieri che dall’Europa centro-orientale conducevano i pellegrini, i Romei, a Roma e alla Tomba di S.Pietro. In occasione del Giubileo promuoviamo questo percorso per riscoprire le fede, la religiosità e la cultura delle antiche vie del pellegrino», mentre Muratori ha evidenziato l’opportunità offerta dal progetto «per far conoscere luoghi e emergenze culturali del nostro territorio di grande suggestione ma spesso non molto conosciuti».
Analogamente al più celebre Cammino di Santiago, già in occasione del Giubileo, sarà possibile ripercorrere i 1302 chilometri di percorso in territorio italiano, ricevendo il “Testimonium” all’arrivo a Roma. Tappa dopo tappa il percorso del pellegrino Romeo sarà testimoniato dai timbri sulla sua credenziale “Ad Limina Petri”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.romeastrata.it.