“L’Assessore Regionale Venturi – osserva Sisma.12, intervenendo nel lungo dibattito che caratterizza da mesi la riorganizzazione della sanità regionale – afferma orgogliosamente che bisognerà integrare ancora di più le discipline Hub&Spoke e che la Regione Emilia-Romagna è “negli standard definiti a livello nazionale” (cioè dal Governo) che vogliono la riduzione dei posti letto ospedalieri pubblici da 4,2 x 1000 abitanti a 3,7×1000 abitanti. Insomma, taglieranno 815 posti letto pubblici perché, ritenuti inutili (da loro).
Ma come verrà fatto il calcolo per la dotazione dei posti letto? “I criteri di calcolo. Per il calcolo della dotazione di posti letto il decreto indica la necessità di fare riferimento anzitutto alla popolazione pesata in base ai criteri di pesatura utilizzati per il costo standard per il macrolivello di assistenza ospedaliera scritti nell’applicazione del federalismo fiscale. Poi il numero dei posti letto per mille abitanti calcolato in questo modo, in prima applicazione è incremento o decrementato del 65% dell’incidenza percentuale del valore finanziario del saldo di mobilità attiva e passiva, registrato nella Regione, rispetto al valore finanziario totale nazionale dei flussi di ricovero, e per questo vale la matrice della mobilità utilizzata per la determinazione del fabbisogno sanitario standard regionale 2013. Tale valore è ridotto al 40% dal 2015.” Chiaro, no? Notato che si parla di valore finanziario ma mai di salute?
Anche perchè i cittadini che vorranno/potranno curarsi potranno sempre far riferimento alle cliniche private che, guarda caso, appaiono tra le più attive finanziatrici della “Leopolda” di Renzie“
Sisma.12 e gli ospedali: “I calcoli per la riduzione dei posti letto? Non si parla mai di salute…”
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