Tra il novembre del 1944 e l’aprile del 1945, mentre gli Alleati avanzano rapidamente nella Germania nazista, venti bambini del campo di concentramento di Neuengamme vengono messi in fila nel cortile del campo ed invitati a fare un passo avanti. Un passo che avrebbe cambiato le loro vite. Un passo in cambio di una promessa: la promessa di riavvicinarli alle loro madri. Un inganno. Si è trattato di un terribile, doppio inganno. I bambini vengono infatti torturati dalla follia del regime nazista. Non rivedranno mai più le loro madri. Moriranno nello scantinato della scuola di Bullenhuser Damm.
Venerdì 22 gennaio, presso il Teatro “Massimo Troisi” di Nonantola, gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Giovanni XXIII” di San Prospero, hanno messo in scena questo dramma.
Hanno cantato, ballato, suonato e recitato. L’hanno fatto con talento, maestria e passione, sapientemente guidati dalla bravura dei loro professori. Semplici ed efficaci le scenografie. Ottime le coreografie, così come le musiche, egregiamente interpretate dai ragazzi.
Una rappresentazione teatrale di grande effetto per la giornata della memoria: “Chi vuol veder la mamma faccia un passo avanti”, è questo il titolo, liberamente tratto dal libro di Maria Pia Bernicchia.
Una rappresentazione che non ci ha fatto ridere, nemmeno sorridere. Una stretta al cuore ed alla bocca dello stomaco, per farci ricordare quali atrocità è capace di commettere la razza umana.
Un ringraziamento ai ragazzi, ai professori, ai genitori che si sono prestati per gli aspetti organizzativi, alla Preside prof.ssa Maria Antonia Desiati, alla Dirigente Scolastica dott.ssa Raffaella Pellacani che ci ha ricordato che i nostri figli sono figli del mondo.
Sono convinto che i genitori tutti, presenti e non, concordano con me nel sussurrare: questa è la scuola che vogliamo.
Andrea Lodi