Dagli esperti coinvolti dal Comune di Modena negli itinerari “Internet sicuro” per gli studenti e negli incontri “Crescere on line” rivolti alle famiglie, alcuni suggerimenti a genitori e giovani navigatori del web per un uso più consapevole e sicuro di Internet e dei social network.
Ai genitori:
1. Insegnate ai ragazzi l’importanza di non rivelare in Rete la loro identità. Spiegate che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).
2.Insegnate ai vostri figli preadolescenti e adolescenti a non accettare mai di incontrarsi personalmente, magari di nascosto, con chi hanno conosciuto in Rete. Spiegate come un computer collegato a Internet sia per alcune persone male intenzionate il modo migliore per nascondere propositi criminali dietro bugie e false identità, a volte molto attraenti.
3. Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.
4. Fate attenzione alle app che scaricano i vostri figli: alcune richiedono accesso a configurazione e dati personali.
5. Informateli che alcuni comportamenti illeciti nel mondo reale (per esempio insultare una persona, sottrarre le password a un amico, accedere illecitamente ad un sito o a un servizio) sono illegali anche in rete.
Ai giovani navigatori web:
1. Non accettare l’amicizia di sconosciuti. Sii diffidente nei confronti di chi vuole sapere troppe cose. Non dare nessuna informazione su di te o sulla tua famiglia (per esempio: il tuo nome, il tuo numero di telefono, il tuo indirizzo o quello della tua scuola).
2. Non condividere mai la tua password, neanche con gli amici: è un dato riservato che appartiene solo a te.
3. Prima di pubblicare qualcosa su internet, pensaci: foto, testi, video, conversazioni, messaggi possono essere visti anche da sconosciuti e non è possibile cancellarli, non postare nulla che consideri personale o riservato e di cui potresti pentirti in futuro.
4. Imposta le regole di tutela della privacy sui social network (come Facebook) consentendo solo a persone da te autorizzate l’accesso ai contenuti della tua bacheca, alle immagini e ai video caricati su di essa.
5. Se installi una App (come Whatsapp) controlla a quali servizi, dati e configurazione dai accesso (spesso sono personali).
INTERNET? SERVE SOPRATTUTTO PER CHATTARE CON GLI AMICI
Il dato emerge da una ricerca sull’uso di Internet tra gli adolescenti curata dal Comune di Modena. Cavazza: “Base per un lavoro coordinato con scuola e famiglie”
Accedono a internet fin da bambini e in gran parte ricevono il primo smartphone tra i 10 e i 12 anni. Ed è proprio il telefono lo strumento preferito per navigare sul web, usato soprattutto per chattare, in particolare con gli amici, guardare video e film e scaricare app. Attività che vengono svolte per lo più nel pomeriggio ma spesso proseguono fino a notte inoltrata e a volte, di nascosto, anche a scuola.
Sono alcuni dei dati sull’uso di internet da parte dei ragazzi modenesi che emergono da una ricerca curata dal Comune di Modena, nell’ambito del progetto “Internet sicuro”, il un percorso di informazione e sensibilizzazione per un uso di internet consapevole, critico e creativo che l’Amministrazione porta avanti dal 2009 nelle scuole cittadine.
La ricerca, la terza svolta nell’ambito del progetto, ha coinvolto 860 studenti modenesi di seconda media (delle scuole Calvino, Carducci e Paoli) e di prima superiore (del liceo di scienze applicate Corni, dell’Ipsia Corni, e dei licei Wiligelmo, Sigonio e Muratori) durante l’anno scolastico 2014-2015 con l’obiettivo di fornire un quadro della realtà modenese in base al quale calibrare progetti e interventi formativi. La ricerca sarà presentata sabato 23 gennaio nell’incontro di apertura di “Crescere on line” il percorso formativo dedicato ai genitori dei cosiddetti “nativi digitali”, indicativamente i ragazzi nati dopo il 1995, che si ritrovano ad affrontare nuove sfide educative in un mondo dove internet occupa uno spazio sempre maggiore.
“Il web – commenta Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Modena, che sabato interverrà al primo incontro di “Crescere on line” – è uno dei mondi che i nostri ragazzi frequentano abitualmente e gli educatori non possono ignorarlo. La ricerca, così come i percorsi di Internet sicuro, per i ragazzi, e di Crescere on line, per i genitori, fanno parte di un lavoro coordinato che il Comune, con il coinvolgimento di diversi assessorati, sta svolgendo insieme agli altri Comuni modenesi, all’Ufficio scolastico provinciale, ai dirigenti scolastici, ai docenti e alle famiglie. L’obiettivo è vivere più serenamente le sfide educative che abbiamo di fronte, rinforzando, con la conoscenza e la competenza, gli strumenti che abbiamo a disposizione anche per prevenire situazioni negative e di disagio”.
Nel dettaglio, dalla ricerca, emerge che i ragazzi effettuano il primo accesso a internet prima dei dieci anni e che in gran parte ricevono il primo smartphone tra i 10 e 12 anni (con percentuali più alte tra i ragazzi che oggi sono alle medie, 78 per cento, rispetto a quelli che già frequentano le superiori, pari al 48 per cento).
Tra le attività preferite ci sono chattare, (con percentuali che superano il 90 per cento) in particolare con gli amici, e guardare video e film, seguite dallo scaricare app gratuite e dall’uso dei social. Questi ultimi sono frequentati dal 64 per cento degli studenti medi e dal 91 per cento di quelli delle superiori. Il social preferito per entrambe le categorie è Instagram seguito da Google+, mentre Facebook si piazza al quarto posto per i più piccoli e al terzo per i grandi. Con il crescere dell’età aumenta anche l’utilizzo di internet per ricerche e compiti scolastici.
Quasi tutti hanno whatsapp sul proprio telefono e fanno parte di diversi gruppi. Molti di loro si rendono conto di trascorrere troppo tempo su internet, cosa di cui i genitori si lamentano “quotidianamente e spesso” (secondo il 70 per cento degli intervistati), ma circa un terzo dei ragazzi ammette di aver tentato di ridurre il tempo che passa su internet, senza però riuscirci. In tanti (circa la metà) inoltre affermano che è più facile parlare di certi argomenti quando sono su internet che faccia a faccia.
Il 26 per cento degli studenti delle medie e il 30 per cento di quelli delle superiori ha ricevuto via internet messaggi offensivi o minacciosi a cui hanno reagito parlandone con i genitori, i familiari o gli amici, segnalando il molestatore al social, oppure arrivando alla denuncia alla Polizia postale. Ci sono però anche ragazzi che non riescono a reagire. L’8 per cento degli intervistati delle medie e il 4 per cento di quelli delle superiori ha dichiarato di aver giocato d’azzardo su internet almeno qualche volta.
Il questionario è stato distribuito ai ragazzi in due tempi, prima e dopo gli incontri con gli operatori di Internet sicuro. Nelle risposte date dopo l’attività di formazione, gli studenti dichiarano di aver acquisito competenze che non avevano, di essere più consapevoli dei rischi (molti ragazzi, soprattutto delle medie non sanno cosa significa “violazione della privacy”) e di sentirsi maggiormente responsabili.
Il progetto Internet sicuro, che per l’anno scolastico in corso è partito l’11 gennaio per proseguire fino a marzo, coinvolgerà un totale di 70 classi.
INTERNET – PER I GENITORI IL CORSO “CRESCERE ON LINE”
Dalla relazione educativa ai tempi di internet ai social alle scelte consapevoli. Da sabato 23 gennaio un ciclo di conferenze e laboratori di approfondimento
Quali sono le sfide educative che si presentano ai genitori di oggi? Come si intrecciano vita on line e off line nella quotidianità dei figli? E come si affronta lo stress da performance, nella scuola come nello sport? Sono alcune delle domande a cui prova a rispondere “Crescere on line”, il ciclo di incontri dedicato ai genitori sulle nuove e possibili relazioni educative che prende il via sabato 23 gennaio sviluppandosi attraverso conferenze e laboratori di approfondimento (informazioni sul sito: www.comune.modena.it/
Il programma, promosso dal Comune di Modena in collaborazione con l’Azienda Usl, si apre con una conferenza sulla “Relazione educativa ai tempi di internet” che si svolgerà nell’aula magna del liceo Muratori (via Cittadella 50), sabato 23 gennaio, dalle 9 alle 12.30. Partendo dalla presentazione di dati sull’utilizzo di internet e dei social network da parte di bambini e adolescenti modenesi, il pedagogista Matteo Lancini proporrà una riflessione sul tema e darà vita a un confronto tra i partecipanti. All’incontro parteciperà Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Modena. Chi volesse approfondire il tema può partecipare al laboratorio “Social network: dalla pura tecnica alla consapevolezza” che ha l’obiettivo di informare i genitori sui rischi dell’utilizzo della rete e orientarli alle forme di “parental control”. Il laboratorio, curato da Giulia Annovi, esperta di comunicazioni web e social di Civibox, si svolge in un’unica serata dalle 19 alle 21, al net garage di via Barchetta 77, e sarà ripetuto il 26 e 27 gennaio e l’1 febbraio.
Il ciclo di conferenze prosegue con altri due incontri: sabato 3 febbraio, con il titolo “Con le migliori intenzioni produciamo i peggiori effetti”, viene affrontato il tema dello stress da performance nelle relazioni con la scuola, lo sport, i genitori e i pari. Sabato 27 febbraio, con “L’adolescente e la voglia di spaccare il mondo”, si propone una riflessione sul piacere e i rischi che nell’adolescenza. Tutte le conferenze si svolgono dalle 9 alle 12.30, nell’aula magna del liceo Muratori (via Cittadella 50).
Parallelamente proseguono anche i laboratori di approfondimento: il 18 febbraio, insieme alla squadra di Hockey in carrozzella, si riflette insieme su “Quando la performance non è un problema”. Sempre sul tema della performance, il 25 febbraio, si parlerà di stili alimentari e di vita corretti tra attenzioni, aspettative, errori e preoccupazioni. Gli ultimi tre incontri si svolgono in marzo, il 3, il 10 e il 17, e sono incentrati sulla comunicazione tra genitori e figli.