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L’Unione Comuni dice no alla costituzione a parte civile contro l’Ndrangheta

da | Gen 17, 2016 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Ultime news | 0 commenti

L’altra sera durante la riunione dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord che aveva come ordine del giorno la discussione sul processo Aemilia sulle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione,  il Pd ha votato contro la proposta della minoranza di costituirsi parte civile contro l’Ndrangheta nel processo Aemilia.

L’ordine del giorno presentato da Forza Italia, Coordinamento Civiche  Area Nord, Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale e Lega Nord Padania sulla costituzione a parte civile nel processo Aemilia è stato  respinto per voto contrario della maggioranza e voto favorevole delle  forze di opposizione. “L’ordine del giorno è stato respinto perché già superato dagli eventi – afferma in una nota il Presidente dell’Unione Comuni  Modenesi Area Nord Alberto Silvestri – Il 9 dicembre 2015 la Giunta ha  dato incarico ad un legale per la costituzione dell’Unione in parte
civile in dibattimento, che è ciò che l’ordine del giorno chiedeva”.
La mozione presentata dal Consigliere Nunzio Tinchelli (Capogruppo di Movimento 5 Stelle) avente ad oggetto: “Mozione con la quale  sollecitiamo le dimissioni del Presidente della Unione Area Nord e le  dimissioni, o la revoca dagli incarichi, di chiunque altro abbia avuto  gravissime analoghe corresponsabilità” è stato respinto per voto
contrario della maggioranza e voto favorevole delle forze di opposizione.
“Sembra una bufala ma è la triste realtà”, commenta il capogruppo Forza Italia Area Nord Antonio Platis.

“Il Consiglio non aveva mai deliberato in merito e dopo la mancata costituzione nel processo principale e contro tutti gli imputati in Aemilia serviva un segnale forte.

Il documento posto al voto era sintetico e privo di qualsiasi attacco, ma il Pd ha preferito non votarlo e trincerarsi dietro la difesa dell’indifendibile Presidente dell’Unione, Alberto Silvestri, che nella migliore delle ipotesi è un pinocchio pasticcione: si è dimenticato le scadenze processuali, reputa più grave una causa che può portare al massimo ad una sanzione amministrativa alla ditta Bianchini rispetto al maxi processo Aemilia di Bologna, dice di essersi già costituito contro la mafia quando non lo è.

Per il senatore Pd Vaccari, membro della commissione Antimafia, invece Silvestri è stato sulla vicenda zelante. Se ne deduce che il presidente regionale Bonaccini, il presidente della provincia Muzzarelli e il sindaco di Finale sono stati molto poco astuti perché, a differenza di Silvestri, hanno scelto di costituirsi conto l’Ndrangheta a Bologna e nei termini di legge per poter rivalersi contro tutti gli imputati.

Credo, proprio ora che il tintinnio delle manette si è rifatto sentire con l’ultimo blitz antimafia di giovedì notte, le amministrazioni locali, tutte guidate dal Pd, dovessero dire chiaramente “no” alla mafia. Inaccettabile che abbiano invece scelto di mettere la testa sotto la sabbia”.

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