Arresti domiciliari sostituiti dall’obbligo di dimora nel comune di Concordia sul Secchia per Roberto Casari, ex presidente del colosso delle costruzioni Cpl, cooperativa coinvolta nelle inchieste sulla metanizzazione di Ischia e sugli appalti nell’agro aversano.
Il Tribunale di Modena – riferisce l’edizione locale del Resto del Carlino – ha revocato la misura cautelare che l’ex patron, arrestato a marzo 2015, scontava nella sua casa di Concordia dopo i mesi di carcere trascorsi prima a Poggioreale e poi a casa di una sorella a Trento.
Così, da uomo libero, l’altro pomeriggio Casari si è recato in un bar nella prima periferia del paese, come era solito fare prima della bufera giudiziaria: “Siamo esplosi in un grido di gioia, l’abbiamo abbracciato”, ha detto la titolare. “Ha dato lavoro a centinaia di famiglie, ha portato ricchezza dove prima c’era fame, purtroppo il sistema Italia – riporta l’Ansa – funziona così”.
Mazzette Cpl, per Casari obbligo di dimora a Concordia: c’è chi lo festeggia
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