Comune di Mirandola e locale Stazione dei Carabinieri (insieme al Comando provinciale di Modena dell’Arma) scendono in campo contro le truffe. In un decalogo pubblicato in 20 mila copie sul giornale del Comune Indicatore Mirandolese, sono descritti i principali trucchi usati dai “furbetti” ed una serie di consigli utili per evitare di cadere in trappola.
Per non subire questi raggiri, è sufficiente prendere alcune semplici ma importantissime precauzioni. «La prevenzione è infatti la migliore difesa», scrivono Comune e Carabinieri, che invitano a non fidarsi delle apparenze, come dimostrano purtroppo i tanti casi di cronaca: dall’«anziana derubata da finto operaio di una società telefonica» al «pensionato truffato da falsi addetti dell’Inps». T
ra i consigli utili c’è quello di «non chiamare le utenze telefoniche fornite dalle persone che si presentano a casa, perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice; tenete a disposizione un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, ecc.) così da averli a portata di mano, in caso di necessità».
Bisogna poi diffidare «delle persone che si spacciano per operatori di enti pubblici e privati, che con la scusa di perdite di gas, rischio inquinamento e radioattività nella vostra zona, vi consigliano di prendere tutti i soldi e gioielli che avete in casa, di metterli in una busta e di riporli nel frigorifero per “proteggerli”: è una truffa, vi distraggono e li rubano».
E ancora: «In bicicletta non riponete la borsa o il borsello nel cestello o nel portaoggetti e non fermatevi mai per dare ascolto a sconosciuti, anche se all’apparenza sono cordiali e ben vestiti, si spacciano per vostri amici o vi chiedono indicazioni stradali, vi ringraziano e vi abbracciano, sottraendovi il portafogli o l’orologio». Oppure: «All’uscita dalla banca o della posta: si avvicina un impiegato, vi mostra velocemente un tesserino e vi chiede di controllare se le banconote che avete appena ritirato siano autentiche. Ovviamente il denaro verrà ritenuto falso e verrà rubato». In ogni caso dubbio, meglio allertare il Pronto Intervento: 112